“Red in Progress”: il Salone fa rotta su Riyadh

Il Salone del Mobile.Milano sbarca in Arabia Saudita con una tre giorni, dal 26 al 28 novembre 2025, momento di business e di cultura, anteprima del Salone 2026 nel Regno

Dal 26 al 28 novembre 2025 il King Abdullah Financial District (KAFD) di Riyadh si vestirà di rosso: è il primo, concreto passo dell’espansione del Salone del Mobile.Milano nel cuore dell’Arabia Saudita, risultato di oltre due anni di lavoro e di una partnership strategica con l’Architecture & Design Commission saudita. L’evento “Red in progress. Salone del Mobile.Milano meets Riyadh” sarà caratterizzato da un’installazione curata dallo studio d’architettura Giò Forma, da un intenso programma culturale e una piattaforma B2B, punto di incontro tra Made in Italy ed ecosistema del progetto saudita, un’anticipazione della prima edizione 2026 del Salone nel Regno. Connettere aziende italiane con contractor, developer sauditi e istituzioni diventa un compito strategico: non solo mostrare prodotti, ma mettere a sistema competenze, standard e processi, per contribuire alla qualità dei futuri cantieri del Regno.

Un debutto pilotato con attenzione

Siamo alla vigilia di un momento storico della storia del Salone – ha esordito ieri alla presentazione milanese di questo importante appuntamento Marco Sabetta, d.g. del Salone del Mobile.Milano -. Per la prima volta arriveremo in Arabia Saudita con un evento importante, con circa 35 aziende italiane a bordo”, a sottolineare l’importanza simbolica e strategica di questa tre giorni definita ‘prodromo’ dell’edizione del Salone a Riyadh, prevista per novembre 2026, un’azione che ha richiesto l’impegno congiunto di Ministero degli Esteri, ICE, Ministero della Cultura saudita e dell’ambasciata italiana a Riyadh.

Riyadh

Numeri, mercato e potenziale dell’Arabia Saudita

Maria Porro, presidente del Salone del Mobile.Milano, è partita dai numeri per far comprendere appieno la potenzialità di questo ‘incontro’. “Riyadh è, oggi, il baricentro per la progettazione di nuovi hotel, mall, uffici e residenze che stanno ridisegnando il Paese. La spinta di Vision 2030 ha aperto un ciclo di sviluppo concreto: il turismo punta a 150 milioni di visite entro il 2030 con 362.000 nuove camere”. In parallelo, il mercato saudita di arredi, elementi fissi e attrezzature vale circa 6,11 mld euro (2024) e mira a 8,06 mld euro nel 2030, con residenziale (65%) e hospitality come motori principali. “Nel 2024 - ha proseguito Maria Porro - l’export italiano della filiera legno-arredo verso l’Arabia Saudita ha raggiunto 288,3 milioni di euro, +16,9% sul 2023 e +19% sul 2022”. Il Regno è il secondo mercato di Medio Oriente e Nord Africa per l’arredo italiano, il Made in Italy guida l’alto di gamma con una quota intorno al 36%, in un contesto dove gli import coprono circa il 40% del mercato e il premium/luxury vale circa 0,59 mld euro; gli acquisti restano prevalentemente offline (92%) e le scelte passano spesso da architetti, interior e procurement. “In un contesto in cui altri mercati registrano una contrazione - ha sottolineato la presidente – l’Arabia offre gradi potenzialitàe lo sviluppo dell’architettura e del design è una delle lineee guida principali nel loro piano Vision 2030. Esserci ora è un forte segnale, questo evento può offrire grandi possibilità per tutte le aziende italiane”.

Il Financial District di Riyadh

Un contesto che sostiene il progetto

L’evento sarà ospitato nel cuore del Financial District di Riyadh, in una zona strategica dove molte aziende stanno aprendo showroom e dove hanno sede i principali sviluppatori che stanno lavorando nel Paese. L’installazione curata dallo studio d’architettura internazionale Giò Forma illuminerà la piazza con una struttura modulare drappeggiata di rosso, trasformando il linguaggio visivo del cantiere in un palcoscenico culturale: tra le trame dell’allestimento, i prodotti di più di 35 aziende d’arredo (tra cui Poliform per il settore cucine) accendono un percorso, in cui saper fare, audacia progettuale, armonia e circolarità si incontrano e tracciano nuove prospettive.

Florian Boje, co-fondatore di Giò Forma, ha sottolineato la valenza del Salone come “momento di energia, innovazione e design”, da esportare. Per Boje, Riyadh è “un cantiere permanente”, ricco di progetti monumentali in cui lo spazio urbano è vivo e offre opportunità per interpretazioni creative. La componente B2B prenderà forma nella Business Lounge progettata da Lissoni & Partners, che si articolerà in aree lounge e meeting: salotti raccolti delimitati da pareti curve come segni grafici, pilastri rivestiti da tessuto plissettato retroilluminato che diventano landmark, tappeti, arredi e inserti di vegetazione a creare un rifugio confortevole. Una parete luminosa a tutta altezza racconterà la storia e i valori del Salone del Mobile.Milano. “Mi piaceva l’idea di costruire delle isole – ha spiegato Piero Lissoni - per ospitare momenti di racconto e networking, trasformando lo spazio in un palcoscenico di relazioni tra imprese e investitori”.

Il Salone, l’avanguardia del saper fare

Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo, ha puntato i riflettori sulla mission del Salone del Mobile.Milano. “Questo è un grande momento che ritira fuori l’anima del Salone, che rappresenta l’avanguardia del nostro saper fare da esportare nel mondo. In un contesto internazionale con barriere commerciali in costante mutamento, l’apertura verso mercati emergenti diventa non solo un’opportunità, ma una necessità per sostenere il Made in Italy”. Un palcoscenico importante anche da un punto di vista culturale, grazie a un programma di respiro internazionale, a cura di Annalisa Rosso, Editorial Director & Cultural Events Advisor Salone del Mobile.Milano, che metterà a confronto voci di architetti, progettisti e operatori culturali dell’Italia e dell’Arabia Saudita.