InSinkErator compie 80 anni, ma non li dimostra

La multinazionale americana che ha inventato il dissipatore alimentare domestico, o tritarifiuti, come viene comunemente chiamato, festeggia l’importante traguardo sempre nel segno dell’innovazione

80 anni ma ci sentiamo giovani. - afferma Ashley Munden, Managing Director Europa e Russia di InSinkErator® - Abbiamo visto il mondo cambiare e mutare le abitudini delle persone ma il nostro obiettivo è rimasto lo stesso. Realizzare prodotti che semplifichino la vita delle persone proteggendo l’ambiente ed evitando inutili sprechi. In questo contesto, l’Italia è per noi uno dei Paesi di riferimento in Europa e siamo orgogliosi di essere presenti in questo mercato da oltre 15 anni con ottimi risultati”.
Ha le caratteristiche del mito la storia di questo marchio, oggi parte del Gruppo Emerson: tutto ebbe inizio con una grande idea. Era il 1927 quando un architetto di Racine, nel Wisconsin, John Hammes, trafficando con un piccolo motore, delle lastre di metallo e un trituratore improvvisato nell'officina del suo scantinato, lavorò all'idea di sminuzzare gli avanzi organici in modo da eliminarli con l’acqua di scarico del lavandino. Poco più di dieci anni dopo nasceva InSinkErator, un gioco tra le parole incinerator, inceneritore, e sink, lavandino. Il successo fu talmente rilevante che il Gruppo Emerson Electric non si fece scappare l’occasione e acquisì il brand. Da lì in poi fu un’escalation di successi che hanno portato il brand ad essere leader mondiale nella produzione di dissipatori alimentari grazie ad una presenza in oltre 80 paesi del mondo, tra i quali l’Italia, dove, negli ultimi anni anni, ha registrato una crescita costante a due cifre.

Ancora oggi, nel concreto, l’utilizzo del dissipatore permette di mantenere l’igiene in cucina smaltendo facilmente ogni tipo di residuo organico, vegetale e non, a km 0, cioè esattamente dove viene prodotto.

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Cosa si può gettare nel dissipatore domestico

Utilizzare il dissipatore non solo è una pratica permessa dalla legislazione italiana, ma riduce la massa di rifiuti nelle nostre discariche già sovraccariche, evitando la formazione di gas metano e la sua dispersione nell'atmosfera, altamente dannosa per l’ambiente. In alcuni Paesi la biomassa prodotta con i dissipatori viene usata per concimare il terreno oppure per produrre energia, utilizzata poi per il funzionamento delle città (luce, mezzi pubblici...).

 

In Inghilterra, AMDEA (Association of Manufacturers of Domestic Electrical Appliance) - l’equivalente del nostro CECED - ha stillato una tabella dove viene evidenziato il risparmio che si avrebbe con una maggiore diffusione dei dispositivi di triturazione domestici. Per fare un esempio, a fronte di un aumento solo del 10% della diffusione dei dispositivi si otterrebbe non soltanto un risparmio economico (85 milioni di sterline) ma anche energetico (il corrispettivo necessario all'illuminazione annuale di una città di 120.000 abitanti) e in termini di ingombro in discarica (più di 600.000 tonnellate di rifiuti in meno).

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Il dissipatore oggi

Dissipatori, ma non solo quelli.  InSinkErator è anche all'avanguardia nel settore dei miscelatori d’acqua soddisfacendo contemporaneamente la crescente domanda di acqua potabile filtrata domestica. Infatti, e all'istante, eroga acqua fredda e calda filtrata alla quale si aggiunge l’acqua sempre filtrata a una temperatura prossima a quella di ebollizione che permette un gran risparmio di tempo e di risorse.  Inoltre, l’ultimo modello, Il 4N1 Touch, oltre a funzionare come un normale erogatore, è in grado di emettere un flusso d’acqua filtrata fredda da 30 secondi con il solo tocco di un tasto comodamente posizionato in basso, Un prodotto ecosostenibile non solo perché evita sprechi, ma anche perché implica un minor utilizzo di bottiglie di plastica, costante causa d’inquinamento.