Massimo Castagna

smart kitchen –

Nella foto: HD23, Rossana “È un progetto a oggetti formato dalla libera aggregazione tra gruppi di basi-top, elementari e monocromatici, e molteplici elementi e componenti singoli fortemente caratterizzanti.”Architetto e designer, dal 2000 è direttore artistico – oltre che di vari brand del settore arredo – di Rossana, per cui ha

Nella foto: HD23, Rossana

"È un progetto a oggetti formato dalla libera aggregazione tra gruppi di basi-top, elementari e monocromatici, e molteplici elementi e componenti singoli fortemente caratterizzanti."

Architetto e designer, dal 2000 è direttore artistico - oltre che di vari brand del settore arredo - di Rossana, per cui ha sviluppato un'ampia gamma di sistemi cucina. Come HD23, “progetto a oggetti”
dal carattere libero, che si costruisce in base alle esigenze del singolo utente
aggregando
tra loro contenitori e elementi funzionali di forte impatto visivo.

«Trovo il concetto di arredo smart interessante e in perfetta sintonia con i tempi che viviamo, ma forse ancora
in fase embrionale, che merita di trovare una sua identificazione. Per ora è una “sensazione”, più che un tema definito.
La cucina è un prodotto-progetto complesso, in cui le variabili che lo possono rendere smart sono svariate e più legate
alla libertà di interpretazione che non a un preciso prodotto; ognuno di noi ha infatti un proprio modo di vedere
e di usare la propria cucina, e credo sia smart il fatto che ciascuno possa valorizzare quei caratteri che più gli si
addicono. Trovo smart ciò che è configurabile, un progetto che dia la possibilità di ritagliare la cucina sulle proprie
esigenze
, lontano da schemi precostituiti, da proposte preconfezionate, da esigenze di rappresentazione e da luoghi
comuni o tendenze. È smart un progetto che abbina i mobili di oggi alla cucina ereditata dalla casa di famiglia, oppure che abbina arredi “economici” a elettrodomestici di alto livello, oppure una soluzione che privilegi il contenimento per abbracciare l'idea di cucina living. Non è facile trovare simili prodotti nel panorama della cucina contemporanea, e sebbene si parli di sistemi componibili, spesso i prodotti sono legati a target e a tipologie di consumatore. È più facile trovare una risposta al concetto di smart nelle prime cucine componibili degli anni '60, che abbinavano liberamente mobili in metallo e blocchi cottura; oppure nel mondo del prodotto tradizionale, dei blocchi cottura e delle stufe, anche se incontrano limitazioni di efficienza ed eco-compatibilità. Per quanto riguarda i miei progetti, il più smart è HD23, di Rossana, un “progetto ad oggetti” formato dalla libera aggregazione tra gruppi di basi-top, elementari e monocromatici, e molteplici elementi e componenti singoli fortemente caratterizzati: pensili, banchi snack, cappe, elettrodomestici. HD23 è quindi smart per il concetto compositivo su cui si fonda. Perché non si tratta di un classico modello limitato da vincoli geometrici, ma di un sistema di “blocchi” e di oggetti che dialogano tra loro, con diverse funzioni, forme e materiali. Questo è un livello di progettualità tanto elementare quanto efficace, ed è smart perché è libero, personalizzabile, di costo “onesto”, facile da gestire, progettare e montare e, sicuramente, ha colto una “voglia” latente di questo mercato in forte evoluzione
».