Marco Imperadori, Atelier2

la parola a... –

L’obiettivo di ogni progetto di Atelier2 – di cui Imperadori è membro associato – è quello di ricercare, a ogni scala d’intervento, la sostenibilità dell’architettura e delle sue tecnologie

L'obiettivo di ogni progetto di Atelier2, è quello di ricercare, a ogni scala d'intervento, la sostenibilità dell'architettura e delle sue tecnologie: valori etici e fondativi dell'attività dello Studio, nato a Parigi Faubourg St. Antoine dai due soci fondatori, Valentina Gallotti e Marco Imperadori, che stabiliscono la propria sede a Milano nel 1999.

Realizzazioni, sperimentazioni, ricerche, progetti urbani, segnano più di dieci anni di attività parallelamente alla definizione teorica di prassi e metodologia di costruzione stratificata a secco ad alta efficienza energetica. L'asilo Ape Tau realizzato a L'Aquila dopo il sisma e la Residenza E³ di Bergamo (Casa Clima Oro) sono solo gli ultimi risultati di questo percorso di definizione di un organismo edilizio bello, efficiente e sostenibile.

Il ruolo di un progettista responsabile è centrale e sempre più fondamentale. Occorre porre fine ad un approccio formalistico e stilistico nei riguardi dell'architettura, sia per ciò che concerne l'organismo nel suo complesso tecnologico-costruttivo sia per ciò che concerne le dotazioni impiantistiche e gli elettrodomestici che possono e devono essere concepiti con eleganza e design ma in modo sinergico con l'involucro stesso. Visto che parliamo di “organismo edilizio” pensiamo al nostro organismo: è forse possibile concepire il nostro corpo solo come pelle, muscoli, scheletro, e via dicendo senza tenere conto del cuore, del fegato, dei polmoni, quindi dei nostri “impianti”?  Evidentemente no. Per questo motivo credo che sia giunto il momento, e anche i clienti se ne sono resi conto, di affidarsi a progettisti in grado di proporre un approccio olistico e integrato alle costruzioni, in grado di mostrare al cliente come sia importante scegliere soluzioni tecnologiche ad alta efficienza energetica in grado di economizzare energia (e quindi denaro) ogni giorno. Del resto all'utente è noto cosa significa acquistare un elettrodomestico in “Classe A” per cui sempre più si richiederanno architetture esteticamente valide ma energeticamente certificate e ad elevate performance".


I concetti di buonsenso e di saggio e antico modo di costruire (orientamento dell'edificio, ventilazione, esposizione solare…), sono ancora, purtroppo, trascurati. Gli architetti in Italia scontano una preparazione che è decisamente troppo formalistica e poco tecnica. Ciò ha fatto loro dimenticare come, prima dell'utilizzo di energie fossili come combustibili, la vera architettura fosse in primo luogo (sempre e ovunque) ottimizzata nei confronti del problema energetico, sia come materiali che come orientamento. Oggi i materiali e le tecniche si sono sensibilmente evoluti mentre si è involuto il modo di progettare. Occorre avere un approccio back to basics o meglio, come mi piace dire, forward to basics, cioè tornare a osservare il passato per disegnare il futuro, con materiali e metodologie innovative ma senza perdere la lezione di chi ci ha preceduto".


I materiali usati ad esempio nell'asilo nido ApeTau per i bimbi di Coppito, definiscono un approccio futuro libero e non dogmatico verso l'eco-sostenibilità, sono ad altissima efficienza energetica sia di derivazione naturale che sintetica, immaginando però sempre dei cicli di uso e riciclo dei materiali: un approccio from cradle to new cradle  - “da una culla a una nuova culla”. Anche l'impiantistica è totalmente affidata a fonti naturali, grazie all'uso di pannelli solari sotto vuoto ad altissima efficienza e di una pompa di calore geotermica. Quindi la terra che tremando ha portato dolore e energia negativa all'Aquila ora fornisce energia positiva. Il problema non è quindi la terra o la natura circostante ma come noi ci relazioniamo con essa.


I parametri e le prestazioni richieste all'involucro dalla normativa devono necessariamente diventare per i progettisti occasione di ricerca e di sviluppo di nuove soluzioni.  Purtroppo ad oggi in Italia l'unica certificazione energetica terza e indipendente è quella di CasaClima mentre le altre procedure, per quanto ben congegnate a livello di codici di calcolo e procedure, lasciano il punto debole della mutua certificazione fra professionisti e, essendo in Italia, non mi stupirei che fra poco tutti gli edifici saranno in Classe A...sulla carta”.