Lorenzo Toncelli e Stefano Stefanelli, Toncelli

la parola a... –

Produrre “a due velocità”: con il dinamismo dei macchinari all’avanguardia e con l’abile lentezza del “fare” artigianale

«Una cucina Toncelli e, a maggior ragione Progetto 50, è più vicina al manufatto artistico che al prodotto industriale». Così, con poche e significative parole Lorenzo Toncelli arriva al cuore del della filosofia della propria azienda e del concept di Progetto 50, programma d'arredo dalle caratteristiche uniche, che non a caso nasce proprio in “ casa Toncelli”, realtà industriale che sa e produrre “a due velocità”: con il dinamismo dei macchinari all'avanguardia e con l'abile lentezza del “fare” artigianale.

Abbiamo creato Progetto 50 con la piena consapevolezza di possedere una tradizione ebanistica che continuiamo a coltivare, affinché resti sempre viva” continua Lorenzo Toncelli. «Nel mercato assistiamo a un'omologazione globale dei prodotti, ma Toncelli non ci sta. Noi ci siamo sempre distinti con impegno e orgoglio e intendiamo continuare a farlo. Per questo insistiamo nel tentativo di creare, ogni volta, prodotti unici e irripetibili, che possiamo ottenere solo con lavorazioni eseguite rigorosamente a mano".

L'eccellenza sartoriale significa così, per Toncelli, prodotti confezionati a misura delle esigenze di ogni singolo cliente, che può trovare ampia scelta sia rispetto alla modularità - ottenuta mediante i processi di standardizzazione - sia all'estetica, di alto livello, data dai materiali di finitura di grande qualità, spesso lavorati a mano. Emblema del connubio tra processi industriali avanzati e sapere artigianale è proprio Progetto 50, modello che celebra i 50 anni di attività dell'azienda e che rappresenta il risultato di un grandioso lavoro iniziato oltre due anni fa e maturato proprio attraverso la riscoperta di vecchie tecniche artigianali riportate in vita, di maestranze specializzate, di “scavi” nella cultura italiana del Rinascimento e in particolare di quella Toscana, dell'impiego di nuove tecnologie e della messa frutto del know-how dell'azienda, maturato in mezzo secolo di specializzazione. Ideatore di Progetto 50 è Stefano Stefanelli responsabile del segmento Italia ed Europa del marchio Toncelli. “In un panorama d'offerta di settore piuttosto omologato ed indifferenziato, occorreva qualcosa di veramente prezioso e che solo noi potessimo realizzare”, afferma Stefano Stefanelli. “Abbiamo quindi applicato le conoscenze tecnologiche di oggi al concetto di mobile tipico del XVIII secolo, ottenendo un risultato sorprendente, fuori dagli  schemi". Ed è così che, accanto alla propria tradizione ebanistica, Toncelli ha coinvolto maestranze e scuole toscane di alto artigianato. “Le ante dei mobili Cantina e Cocktail sono realizzate manualmente con la tecnica dell'intarsio prospettico matematico, una sorta di mosaico ottenuto attraverso l'accostamento di circa duemilasettecento tasselli di legno diversi per ogni pannello”, spiega Stefano Stefanelli. “Una lavorazione unica, che si origina nella Firenze del XIV secolo e che possiamo finalmente riproporre in chiave moderna grazie agli allievi della scuola di A. Anghiari, gli unici in Italia in grado di progettare e realizzare manufatti con una riproduzione di tipo filologico. Appannaggio del filologo Attilio Grassi sono invece i cosiddetti “segreti” dei due mobili speciali, che celano scomparti, ripiani e cassettini conosciuti solo dal proprietario del mobile. Anche per le finiture in cuoio “rigenerato” delle colonne e degli interni dei due mobili speciali la tecnica di realizzazione è manuale: i pannelli impunturati, le maniglie rilegate, le rifiniture agucchiate sono curati dall'arte e dal mestiere di esperti mastri sellai”.