L’intelligenza del rivoluzionario “cubo-cucina” progettato da Norbert Wangen. E realizzato da Boffi

Ha dato il via alla tipologia di cucina ad isola il concept del "cubo-cucina" progettato dall'architetto Norbert Wangen. Che ci ha raccontato come è nato questo progetto "ad alta densità" funzionale

Essenziali e compatte, eppure superfuzionali. Così sono le cucine monoblocco progettate dall'architetto tedesco Norbert Wangen e prodotte da Boffi. Che si possono definire con una parola sola: intelligenti. Parliamo in particolare dei "cubi-cucina" K2 (nella FOTO sopra, in versione Outdoor), K3 e K4, che rispecchiano al meglio il concetto di compattezza, e di K14 nella sua versione più compatta, che riunisce tutto in poco volume, compreso un piano snack integrato nell'insieme. Facendo un passo indietro, un piccolo exursus nella storia del "cubo-cucina" progettato dall'architetto Norbert Wangen per Boffi, si risale fino all'anno 2000. Ovvero, a "tempi non sospetti”, quando la tipologia a isola, che riuniva in pochissimo spazio tutte le funzioni, neppure si usava o era considerata una soluzione d'arredo azzardata, destinata ad ambienti fuori dal comune.

L'architetto Norberr Wangen

Si può quindi affermare che, per questo tipo di progetti, Wangen sia stato un precursore e, Boffi, l'azienda che ha saputo cogliere in anticipo una nuova tendenza e mettere in produzione un tipo di concept esclusivo, che da sempre, ma soprattutto oggi, trova ampi consensi.
A differenza quindi di tante soluzioni simili, sia dell'epoca sia del periodo attuale, i monoblocchi cucina K2, Ke K4 sono concept eccellenti perché si avvalgono di un plus che racchiude in sé due principi di progetto di difficile convivenza: minimizzare il volume e l'estetica  incrementando la funzionalità.

K2 svela la cottura in vetroceramica e il lavello con rubinetteria in acciaio inox massiccio - Foto By Tommaso Sartori

Ogni "cubo-cucina" - ovvero K2, K3 K4, oltre a contenere in sé tutti gli strumenti per preparare, funge anche zona pranzo: scivolando silenziosamente su un lato, il piano superiore diventa infatti un tavolo o anche un piano di appoggio per la preparazione. Ecco che un blocco statico e quasi asettico si trasforma velocemente in cucina e in elemento polarizzante, in un fulcro attorno a cui riunirsi per cucinare e al contempo consumare i cibi.

Il piano scorrevole laterale di K2 funge da tavolo - Foto by Tommaso Sartori

Ciascun monoblocco è pertanto una unità multifunzionale, che varia in lunghezza in base ai modello. Riferendosi alla posizione chiusa del piano scorrevole, si parte quindi dalla lunghezza minima di soli 159 cm- del modello K4 - per arrivare ai 200 cm del modello K3 e ai 234 cm del modello K2, il più completo dal punto di vista delle attrezzature.
"K2 è una cucina minimalista", afferma il progettista, l'architetto Norbert Wangen, "dove tutto è integrato in un solo blocco".
Ma qual è l'origine di questo concept? Abbiamo posto questa domanda direttamente a Norbert Wangen, che afferma: "Fu il briefing di un cliente privato che generò la K1, la prima cucina di questo filone. Il cliente mi disse: voglio una cucina che non sia una cucina, non voglio vedere niente! E la soluzione è stato un modello understatement che convince ancora oggi. Il primo concept è stato quindi trovato velocemente. Una fortuna, il fatto che il primo cliente fosse un artista italiano, con molta cultura e un background industriale. Una fortuna per me, perché l'eleganza e l'understatement sono ancora attuali".
Diversa dalle altre tipologie isole presenti sul mercato è anche la K14, che si connota decisamente per il particolare piano di lavoro smussato sul perimetro, che dona al volume slancio e “leggerezza”. "La K14 è nata dal linguaggio estetico della K2 che ha una funzionalità molto densa. Ha un sistema modulare infinito che soddisfa ogni desiderio. Il suo successo deriva dal fatto che convince in ogni materiale, volume, spazio", conclude Norbert Wangen. "La grande quantità di imitazioni e tentativi di copia dimostrano che non c'è più vita senza di lei"!

Una versione semi-compatta di K14, con snack integrato, connotata dal piano di lavoro smussato - Foto by Tommaso Sartori