Lavello Starck K Duravit

bianco, nero e... –

Il designer francese si cimenta per la prima volta con la creazione di un lavello da cucina per Duravit

Anche in cucina! Libertà, irriverenza, voglia di giocare attraverso un approccio unico e straordinario al mondo del design e della progettazione: nessun altro architetto e designer ha suscitato tanto scalpore e reazioni così controverse come Philippe Starck, chiamato per la prima volta da Duravit a confrontarsi con i lavelli da cucina. Il progetto Starck K nasce dalla pluriennale collaborazione tra il progettista francese e l'azienda tedesca, un percorso lungo e articolato, costellato da numerosi progetti di successo, che si concentra ora su uno dei fulcri della cucina, un luogo di lavoro importante, nel quale è indispensabile otenere soluzioni che consentano di associare estetica, qualità e funzionalità.

Lavare i piatti, pulire le verdure, scolare la pasta: Philippe Starck riattualizza questa pluralità di azioni elementari, riportandole alla loro natura primaria attraverso una forma completamente nuova al quale giunge lavorando sul principio della riduzione all'essenziale e sull'idea di bellezza generata dalla semplicità delle linee e dalla luminosità del materiale ceramico.

Il principio formativo primario e onnipresente del nuovo lavello in ceramica è l'angolo retto. La forma è rigorosamente quadrangolare, circondata da un bordo, le linee chiare indicano regolarità ed armonia e offrono contemporaneamente ampie superfici d'appoggio e una pratica capienza del bacino.

La superficie del piano scolapiatti, pura e senza scanalature, è semplicemente inclinata verso il basso mentre le pareti laterali del bacino stesso sono insolitamente rialzate. Si ottiene un semplice rettangolo che si innalza dalla superficie del piano di lavoro e forma un contenitore indipendente, un bacino le cui sottili pareti laterali rafforzano l'aspetto di straordinaria eleganza. Elemento centrale di collegamento tra il piano e il bacino è un incavo che garantisce allo stesso tempo la protezione del troppopieno. Non appena l'acqua raggiunge questo incavo, quella in eccesso fluisce come una cascata sul piano scolapiatti e da lì nello scarico. L'attenzione ai dettagli si manifesta anche nel tappo dello scarico, che non è avvitato ma si può togliere facilmente per la pulizia.

Lo straordinario bacino costituisce l'elemento rappresentativo della serie; oltre all'estetica di grande valore offre evidenti vantaggi. La dimensione interna di 430x310x190 mm garantisce un ampio spazio d'azione che permette di pulire comodamente persino la piastra del forno. Tali dimensioni sono state studiate per essere compatibili con i contenitori Gastronorm. Grazie al tagliere in legno si possono inoltre ottenere due diverse altezze di lavoro, per qualsiasi esigenza dell'utilizzatore.

Il lavello è disponibile nelle dimensioni 1000x510 mm e 900x510 mm. con piano scolapiatti collocato a scelta a destra o a sinistra; oltre a questa tipologia esiste anche la variante che rinuncia completamente alla superficie di lavoro e predilige un bacino spazioso con una dimensione interna molto più ampia (775x310x190 mm).
Il lavello, come molti dei progetti del designer francese, traccia un percorso declinabile differentemente in base alle esigenze individuali, sia per la versatilità del design, sia per la varietà delle colorazioni. Starck K è infatti disponibile nelle versioni Bianco, Pergamon, Antracite, Castagna.
 
Tutte le soluzioni proposte sono rettificate per permetterne l'installazione a filo top. I fori per la rubinetteria permettono inoltre di installare tutti i comuni tipi di rubinetteria.
Le esigenze funzionali della cucina richiedono ai materiali caratteristiche tecniche di grande qualità. Discostandosi dal fine-fireclay solitamente utilizzato per questi elementi, Duravit ha sviluppato un proprio speciale processo produttivo creando una miscela ad hoc che si caratterizza per la grande robustezza ed elevata resistenza agli urti risultando quindi particolarmente adatta per questo impiego. Il colore della ceramica rimane inalterato nel tempo nonostante la notevole esposizione alla luce.