Koelnmesse: Italia protagonista

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Con una comunicazione recente, Koelnmesse ha confermato che il 2015 è stato un anno record per l’attività del colosso fieristico tedesco – di gran lunga il migliore nella sua quasi centenaria storia – con un fatturato pari a 321,2 milioni di euro e un utile di 36,7 milioni. Tra le rassegne che hanno riscontrato maggior successo c’è proprio LivingKitchen, che nell’edizione 2015 ha registrato una crescita degli espositori pari al 16,2 per cento e che nella prossima edizione vedrà la partecipazione di numerosi espositori italiani come chiarisce nell’intervista Thomas Rosolia, amministratore delegato di Koelnmesse Italia.
Un’occasione per fare il punto anche sui nuovi programmi della imponente organizzazione fieristica di Colonia.
Schermata 2016-10-27 alle 15.50.59Dal punto di vista della presenza di aziende italiane, ci sono dei cambiamenti significativi per LivingKitchen?
Come dichiara anche Arne Petersen (vedi riquadro “La cucina è protagonista”, ndr) l’Italia giocherà un ruolo da protagonista alla prossima LivingKitchen. A oggi, quando mancano ancora cento giorni all’apertura dei cancelli, contiamo una quarantina di espositori, un numero che riteniamo possa crescere nelle prossime settimane. Posso certamente dire che molti dei “bei nomi” del mondo della cucina “made in Italy” saranno a Colonia. Oltre a Scavolini – marchio sinonimo di italianità che fa il suo debutto a Colonia, come ho già ricordato – avremo il ritorno di Ernestomeda, che ha partecipato alle prime due edizioni e torna alla prossima per la terza volta. Battesimo in riva al Reno anche per Aran Cucine e per Valcucine, leader nella fascia più alta di mercato, espressione del miglior design e della qualità italiana.
Ma non si parlerà solo di arredo. A LivingKitchen, infatti, il mondo della cucina è rappresentato in tutte le sue espressioni, dai piani di lavoro realizzati con materiali sempre più innovativi – presentati da aziende leader del settore, come Florim Ceramiche – agli elettrodomestici, dai piani cottura a tutti gli altri “strumenti” presenti in cucina.
Al grande successo registrato da Koelnmesse, ha contribuito fortemente anche l’Italia. Quali sono i dati di presenza degli espositori italiani nelle fiere dedicate alla filiera del settore arredo? E quali quelli riguardanti i visitatori?
Il mondo dell’arredo – dal più piccolo componente alla più sofisticata ed elegante poltrona – è uno dei territori di eccellenza per Koelnmesse. Appuntamenti come il Salone internazionale del mobile, LivingKitchen, LivingInteriors, Orgatec o Interzum sono momenti che le industrie del settore hanno annotato nella propria agenda a caratteri cubitali! E l’Italia – uno dei più grandi player internazionali, il primo in termini di design e qualità – è sempre in prima fila: lo è a Interzum, il salone dei componenti e dei semilavorati per l’industria del mobile che si tiene a maggio degli anni dispari, dove 300 dei 1500 espositori sono italiani, l’80 per cento dei quali – lo dico con un certo orgoglio – hanno già riconfermato la propria partecipazione per la prossima edizione, che si svolgerà dal 16 al 19 maggio 2017. Una rassegna che nel 2015, anno dell’ultima edizione, ha contato ben 51mila visitatori, di cui 47mila esteri, con l’Italia nelle primissime posizioni.
Anche imm cologne conta una presenza massiccia di espositori italiani: 102 aziende italiane hanno partecipato all’edizione 2016, anno in cui la grande fiera che occupa praticamente tutto il quartiere fieristico ha ospitato LivingInteriors, “fiera nella fiera” dedicata al bagno, ai rivestimenti e all’illuminazione che si alterna negli anni pari a LivingKitchen. Ebbene, quest’anno i visitatori da tutto il mondo sono stati 120mila, un numero che negli anni in cui si svolge l’evento delle cucine sale a 150mila. Non voglio dimenticare Orgatec, oggi certamente il più importante evento dedicato all’ufficio e ai luoghi di lavoro a livello planetario, che nell’ultima edizione, nel 2014, ha ospitato 66 espositori italiani che hanno fatto del nostro Paese la “nazionale” più numerosa, alle spalle della sola Germania. A incontrarli oltre 50mila visitatori, un numero atteso anche per l’edizione 2016, che si terrà dal 25 al 29 ottobre prossimo. E mi piace sottolineare che hanno già confermato la propria partecipazione ben 85 espositori italiani, con una significativa crescita rispetto all’ultima edizione.
A proposito di Interzum, ci sono delle novità da segnalare?
A poco meno di un anno dall’apertura dei cancelli sono moltissimi i segnali che indicano con chiarezza che Interzum supererà molti record. Basta guardare ai risultati dell’“early bird”, l’opportunità di ottenere uno sconto sulla quota di partecipazione riservata a quanti hanno perfezionato la propria iscrizione entro il 31 maggio scorso, prontamente colta da molte imprese italiane.
Posso aggiungere che oltre l’80 per cento dei 302 espositori italiani della precedente edizione hanno già confermato la loro partecipazione e moltissimi ci hanno chiesto spazi maggiori. Abbiamo anche accolto una ventina di nuovi espositori. Se a questo aggiungiamo che nel 2015 agli italiani avevamo assegnato, complessivamente, poco più di 18.400 metri quadrati, i risultati raggiunti già oggi ci fanno pensare che il “made in Italy” sarà ancora una volta protagonista assoluto! Siamo molto soddisfatti anche dal consenso raccolto dalle collettive organizzate da Koelnmesse Italia nei padiglioni 5.1 e 8 per il mondo della ferramenta e nei padiglioni 6 e 10.2 per il legno e i derivati, tutte in decisa crescita.
In termini più generali posso dirle che per Interzum c’è una forte domanda, al punto da convincere Koelnmesse della necessità di ridisegnare il lay-out della fiera e la disposizione dei vari settori merceologici per poter garantire a tutte le aziende la possibilità di partecipare con gli spazi che desiderano. Nel 2017 espositori e visitatori vivranno dunque un layout nuovo: già nel 2015 era stato necessario aprire un nuovo padiglione, il 3.2, per dare più spazio alla ferramenta. Una decisione molto apprezzata e che quest’anno viene perfezionata: alla ferramenta nel maggio 2017 saranno riservati i padiglioni 4.1, 4.2, 5.1, 5.2, 7 e 8, creando un “polo forte” che veda riuniti tutti i protagonisti di questa merceologia.
Più spazio anche per le aziende che nella precedente edizione hanno esposto nella sezione “Materials & Nature”, ovvero legno e pannelli, che dal 5.1 sono state spostate nel padiglione 10.2, un contesto decisamente più grande e che permetterà di soddisfare le tante richieste ricevute. Completa il disegno della nuova Interzum lo spostamento dell’industria dell’imbottito, che espone nei padiglioni 11.1 e 11.2.
Da parte nostra c’è sempre il massimo impegno non solo per soddisfare la crescente richiesta di spazio, ma per far sì che tutti gli espositori, italiani in primis, si trovino a operare nelle migliori condizioni possibili e con ogni opportunità di successo.
Sono previsti importanti investimenti relativi al piano Koelnmesse 3.0. Ci può anticipare in cosa consiste il progetto?
Grazie al progetto Koelnmesse 3.0 creeremo il più attraente centro fieristico del mondo, con la precisa volontà di collocarci nella “top ten” degli organizzatori fieristici globali entro il 2030. La qualità e l’attrattiva del quartiere fieristico saranno i fattori chiave per il raggiungimento di questo obiettivo, un intervento che prevede un investimento di circa 600 milioni di euro. La prima fase – iniziata nel 2015, si concluderà nel 2020 – comprende la manutenzione degli edifici esistenti e la costruzione di alcuni spazi del tutto nuovi, un investimento di circa 204 milioni di euro che Koelnmesse sosterrà senza dover ricorrere a finanziamenti esterni.