Intervista a Ludovica Serafini Palomba

intervista –

Per Ludovica Serafini Palomba, la cucina ha una doppia vita, che riassume qualità ed efficienza, senza sacrificare il comfort

Un libro recentemente pubblicato, Le ricette dei designer (Editrice Compositori) - 70 progetti culinari illustrati e firmati da altrettanti designer - sembrerebbe dimostrare che molti designer, di entrambi i sessi, intrattengono con la cucina un rapporto privilegiato. E si dilettano in ricette più raffinate di una pasta al pomodoro. Ma qual è il rapporto con la cucina inteso come rapporto con l'ambiente, quindi non solo circoscritto solo all'obiettivo di preparare i pasti? E' una questione di feeling, di benessere, di praticità, di gratificazione estetica, e per le donne in particolare è anche un luogo dove riunire i poli spesso inconciliabili del lavoro e della famiglia. Abbiamo chiesto a Ludovica Serafini (che progetta con il marito Roberto Palomba) di raccontarci la “loro” cucina.


Che tipo di rapporto ha con la cucina, quanto tempo trascorre in questo ambiente e che tipo di mansioni vi svolge?
Ludovica Serafini Palomba: Per disegnare una cucina non penso si debba essere necessariamente una brava cuoca; i car designer non sono sempre dei meccanici, no? Come tutti gli ambienti della casa, la cucina deve rispecchiare la nostra personalità, essere luminosa e accogliente. I suoi mobili sono spesso voluminosi, perciò nel progettarli non ci si può esimere dalla visione architettonica del prodotto di per sé e dello spazio che li accoglie. La funzionalità di questo spazio è basilare per poterlo vivere al meglio. Per questo è fondamentale per noi lavorare a stretto contatto con gli uffici tecnici delle aziende, che con il loro contributo fanno sì che un progetto creativo non rimanga solo un bel disegno.


Potrebbe descrivere le caratteristiche della sua cucina ideale?
LSP: L'ideale è una cucina 'urbana'. Un sistema dalla doppia vita che riassuma qualità ed efficienza, senza sacrificare il comfort. Un ambiente moderno e flessibile che grazie alle numerose soluzioni di componibilità si adatti perfettamente agli spazi cittadini. Questa è l'idea alla base del progetto EL_System che abbiamo disegnato per Elmar, un equilibrio perfetto di eleganza e semplicità, nato per realizzare grandi composizioni anche in ambienti più ristretti. Abbiamo creato una collezione che consente di interpretare le esigenze della società contemporanea, dove l'ambiente cucina è vissuto come luogo d'incontro, di esperienze e di emozioni.


Come è invece la cucina reale, nella sua abitazione?
LSP+Roberto Palomba: È un ambiente molto luminoso: sul lato lungo è disposto il piano cottura con il sistema cucina, sul lato opposto ci sono una serie di mobili a colonne in acciaio spazzolato. Il parquet a listoni color naturale riflette la luce in tutto l'ambiente: semplicità, pochi materiali, linee essenziali.


Quali sviluppi tecnologici auspica per gli elettrodomestici?
LSP: Che vengano prodotti elettrodomestici di altissima tecnologia, portatori di quattro valori fondamentali: estetica (un prodotto semplice ma bello); ridotto consumo energetico (nel rispetto dell'ambiente); facile sistema di pulitura (per agevolare l'uso e anche il risparmio idrico); funzionalità (elementi sempre più professionali ma di facile utilizzo).


Quali sono le sue passioni culinarie?
LSP: Adoro il pane fatto in casa e poi i piatti della tradizione italiana, ma anche la cucina etnica, come quella thailandese o indiana. Tra i miei piatti preferiti ci sono il brasato al barolo, il tonno leggermente scottato e il timballo di pasta di kamut.