Intervista a Angelo Mandrini: il contract funzionale

interviste –

Un breve salto all’interno di una realtà sempre più importante sulla scena internazionale e dalla forte connotazione contract: Varier e HÅG sono due aziende differenti unite dalla stessa ricerca ergonomica e funzionale

Il mercato del contract norvegese è praticamente
costituito dalle sedute per ufficio. Un fenomeno facilmente riscontrabile leggendo la
storia del design scandinavo, sempre ispirato da una ricerca innovativa nel
campo dell’ergonomia delle sedute.
Gli ultimi dati di mercato indicano che il mercato
del contract rappresenta quasi il 20% dell’interno comparto del mobile
norvegese.
Un aspetto particolare che meriterebbe un’analisi
approfondita è la capacità dei brand norvegesi di fare proprie tutte le norme
che ogni anno vengono approvate dalla comunità europea e trasformarle in una
vera e propria mission aziendale
. Un’operazione che sembra aver pagato fin d’ora e che
molti brand stranieri (anche extra-UE) cercano sempre più di replicare, abbandonando
una ricerca smodata della forma, in favore della funzione.
Per capire meglio questo fenomeno in ascesa,
abbiamo intervistato Angelo Mandrini – General
Manager di Variér Furniture s.r.l.

Ho
trovato molto interessante “spulciare” tutta la parte del sito aziendale
dedicata alle normative. Quanta importanza hanno nel mondo del contract?

Questo è un tema molto scottante e i norvegesi
vogliono che gli sia dato molto risalto.
In Italia le normative sono spesso viste come un
vero e proprio ostacolo. In Norvegia al contrario, sono viste come
un’opportunità di crescita e di innovazione.
All’interno di questo settore quindi, le normative
sono state assorbite già da molti anni e utilizzate come un vero e proprio
servizio offerto al cliente.
Perché per esempio esistono moltissime normative
che regolano il lavoro in cantiere e non esistono norme che regolino il lavoro
in ufficio? In fondo è giusto che il datore di lavoro garantisca uno strumento
di prevenzione ai propri dipendenti.
Quindi le norme sono un modo per creare innovazione
ma non solo dal punto di vista del design, ma anche per creare prodotti unici
sul mercato globale.

Quindi da
una cosa che poteva essere vista come un problema, è nata un’opportunità?

Si, perché onestamente in tutto il comparto delle
sedute per l’ufficio, non esistono molte aziende che creano innovazione. Se non
dal punto di vista del design dei materiali e della forma. Ma la questione vera
che noi abbiamo abbracciato da parecchi anni è quella legata alla ricerca
funzionale
.
Stiamo riscontrando un interesse sempre maggiore da
parte di aziende multinazionali, per prodotti legati a questo aspetto. Ma
questa ricerca porta con se altre opportunità, ad esempio quella legata alla
sostenibilità dei prodotti.
Sono sempre più spesso le aziende stesse che ci
richiedono determinate documentazioni e certificazioni: ambientali, di qualità,
certificazioni LEED, certificazioni sugli standard dei materiali, certificazioni
EPD e le molteplici certificazioni di sicurezza
.

Oltre
alla funzionalità, anche la sostenibilità diventa sempre più uno dei core
business aziendali?

Certamente si e non solo la sostenibilità del
prodotto
ma anche la sostenibilità dell’azienda produttrice diventa importante
per i clienti. Le nostre sedi, sia gli uffici che le aree produttive, sono
calibrate secondo i più rigidi standard di sostenibilità ambientale.

Come si
riflettono tutte queste certificazioni e normative sul mercato del contract?

Tutte queste documentazioni e certificazioni sono
obbligatorie
se vuoi rapportarti con il mercato norvegese e devono essere
altresì di libera consultazione per un discorso di totale trasparenza. Quindi
che io sia un concorrente, un fornitore o mi stia solo incuriosendo sulle
modalità di produzione dei diversi materiali e prodotti, devo poterne avere
pieno accesso.
E al di fuori della Norvegia, tutte queste
certificazioni diventano un plus che ci aiuta molto nel trovare clienti.
Abbiamo modo di entrare in contatto con grandi e
particolari realtà, da alcune linee aeree all’allestimento di diverse stazioni
per le ferrovie tedesche, da grandi progetti d’allestimento per enti
governativi a particolari richieste per ambiti specifici.
Uno degli esempi più esemplificativi della nostra
capacità di usare le normative per creare valore aggiunto è certamente la
fornitura contract per il CERN di Ginevra, che ci ha commissionato delle sedute
appositamente studiate per annullare l’energia elettrostatica e salvaguardare
la vita dei dipendenti.
Un altro esempio, esplicativo dei processi di questo
mercato è la fornitura custom-made di sedute Capisco Puls per il Vaticano.

La
produzione è interamente garantita dagli impianti sul territorio norvegese?

Tutta la linea produttiva è dislocata in Norvegia e
sono pochissimi le componenti che non produciamo noi stessi ma che assembliamo,
tra cui la gommapiuma per le imbottiture, i tessuti e le rotelle.
Dal punto di vista della logistica inoltre, abbiamo
sposato a livello di gruppo il concetto di “just in time”: non esiste magazzino
e la produzione è gestita in base alle ordinazioni che provengono da tutto il
mondo. Questo ci aiuta anche dal punto di vista della gestione delle commesse
per il contract perché le linee di produzione vengono indirizzate su un
prodotto specifico che ci è stato richiesto dal cliente.
Per quanto riguarda i fornitori esiste invece un
preciso codice di condotta, che consiste in alcune norme in linea con la
politica aziendale.


Qual è il
vostro mercato principale?

Sicuramente la Scandinavia, dove
riusciamo a soddisfare il 57% dell’intero comparto dell’ufficio.
L’anno scorso Hag ha fatto sedere 450.000 persone,
con un fatturato approssimativo di 135 milioni di euro e siamo presenti in
quasi tutta l’Europa, in Cina, in Giappone, nelle
Filippine, in tutto il Nord America e nel Sud America ad esclusione
dell’Argentina.
Siamo presenti massicciamente in Italia da circa 3
anni
e stiamo ricevendo un buon feedback, compatibilmente con il momento
delicato e con una popolazione che culturalmente non è molto avvezza
all’ergonomia, ma più al design della forma.