Il successo della formula Sicam, la fiera della subfornitura del mobile che si è svolta a Pordenone dal 13 al 16 ottobre, è stato riconfermato e rafforzato anche da una presenza internazionale che oggi rappresenta il 35% dei visitatori. Buyer e designer di arredamento provenienti da 96 paesi hanno visitato Sicam e hanno reso possibile l'apertura di nuovi fronti di business per le aziende.
"Quest'anno abbiamo registrato circa diciassettemila operatori, di cui 35% da 96 paesi esteri – ha rivelato Carlo Giobbi, organizzatore del Salone – consolidando il risultato già positivo dello scorso anno. Un altro dato importante è quello relativo alle aziende in visita, che quest'anno sono state circa 6.800. A una prima analisi, possiamo dire che si sono riconfermate sia le presenze dei top players italiani sia le partecipazioni estere, a testimonianza della validità del format per l'industria internazionale del mobile".
A rendere ancora più efficiente una macchina organizzativa rigorosa e perfettamente funzionante, anche le novità sul fronte della logistica che è migliorata grazie al nuovo parcheggio, aperto proprio in occasione della manifestazione, e all'apertura di tre punti di accesso che hanno distribuito al meglio i flussi degli operatori all'interno dei padiglioni.
Al di là degli aspetti organizzativi, fondamentale per il successo della manifestazione rimane sempre l'alto tasso di innovazione proposto dalle aziende espositrici che genera una indubbia energia positiva in coloro che la visitano, o meglio ancora la "studiano". Per quanto riguarda le aziende di cucine, non è raro infatti cogliere progettisti, art director e responsabili dello sviluppo prodotto, nonché titolari delle aziende, esaminare con estrema cura le proposte dei vari produttori presenti al Sicam - ferramenta, accessori, materiali, eccetera – che insieme costituiscono il cuore tecnologico di un arredo cucina. Una "caccia" alle idee che con ogni probabilità si ritroveranno nelle proposte presentate alla prossima edizione di Eurocucina.
In particolare segnaliamo alcune novità, ognuna delle quali porta una piccola rivoluzione nel proprio ambito, anticipando il report completo della manifestazione che sarà pubblicato sul prossimo numero 229 di Ambiente Cucina. Soluzioni capaci di interpretare le parole chiave che guidano la ricerca di questi ultimi anni: integrazione, personalizzazione, flessibilità, connessione, miglior rapporto costo/qualità.
Il piano a induzione che non si vede
Fabita, società nata nel 2010 da un progetto congiunto tra Plados e Katet, specializzata nella produzione di cappe e elettrodomestici, ha proposto per la prima volta il prototipo di uno studio, portato avanti con la consulenza di Elio Latini, che rivoluziona il concetto di piano a induzione. "C'è ma non si vede" potrebbe, infatti, essere la sintesi di una proposta che utilizza lo stesso materiale del top per il piano di cottura che apparentemente scompare, fatto salvo i comandi touch (ma in futuro stanno già studiando di far "scomparire" anche la tastiera di controllo, ndr).
Per la presentazione al Sicam, il materiale scelto dall'azienda, che da due anni sta effettuando dei test di fattibilità, è stato il Dekton di Cosentino, che grazie alla sua forte componente di silicio e alla sua alta resistenza al calore, permette il riscaldamento della pentola attraverso il campo magnetico generato dagli elementi inseriti sotto il top, senza subire alterazioni.
Una App per regolare la luce
Leader nella progettazione di sistemi di illuminazione integrata, L&S ha proposto a Pordenone L&S Emotion, la sua prima applicazione per smartphone e tablet ideata per controllare i dispositivi luminosi sotto pensile e sotto mensola in diverse zone della casa e disposti su più canali. La gestione, che può essere fatta anche da remoto, consente accensione e spegnimento nonché la regolazione della temperatura e del colore. La App è operativa grazie ad una centralina Wi‐Fi Gateway L&S, che viene fornita direttamente assieme all'impianto a luci LED. L'applicazione è già scaricabile su Apple Store e Google Play.
Lo scolapiatti personalizzabile
Grazie ad alcuni elementi funzionali flessibili, Vibo ha dato vita a uno scolapiatti che consente una piena libertà di organizzazione. Viene proposto in due versioni, di cui una esprime la massima versatilità combinando gli accessori su tre livelli grazie alle barre di collegamento in alluminio attaccate ai montanti verticali. Gli accessori realizzati in ABS sono il porta piatti e il porta bicchieri, entrambi con griglia in acciaio AISI 304, il porta calici e il portaposate.
Cerniera a ingombro ridotto
Forme compatte per Air, la cerniera di Salice Inserita nel cappello e nell'anta, con i quali si integra perfettamente, rimanendo praticamente nascosta. Come le soluzioni tradizionali, anche Air consente la regolazione laterale, frontale e verticale dell'anta ed è dotata di sistema decelerante integrato, per una chiusura ammortizzata. Può essere utilizzata in cucina, bagno, zona giorno e notte e vetrine per negozi.
Sconfitti gli odori per il porta rifiuti extra large
Con la Serie 900 XL, Gollinucci conferma la sua vocazione a studiare ogni dettaglio per fornire soluzioni in grado di rispondere alle esigenze del consumatore. Si parte dalla capacità dei secchi, maggiorata del 40 percento, e si arriva all'erogatore integrato nel coperchio della vasca per l'umido, con cui è possibile spruzzare manualmente gli enzimi appositi che rompono le molecole dell'odore. La composizione dei 3 secchi è intercambiabile e le due altezze proposte favoriscono un incastro flessibile della piletta. Nello spazio libero posteriore del cestone è possibile riporre piccoli oggetti e detersivi.
L'alzatina che scompare
Elemento di raccordo tra piano e schienale, l'alzatina è stata indagata da più specialisti. Uno di questi è Scilm che ha proposto Ghost, una soluzione rivestita con la stessa finitura del piano in laminato per integrarla in modo perfetto e creare una continuità tra i due elementi. Interessante anche l'alzatina M3585 il cui frontale è ancora più flat e arriva a coprire completamente la guarnizione anteriore.
L'alzatina che diventa protagonista
Una scelta diversa è stata fatta da Ossicolor, che ha affidato agli architetti Umberto Rizzato e Claudia Tavan dello studio di progettazione Nearch, il compito di ideare nuove declinazioni per l'alzatina. Nasce così Stripes, un profilo in estruso alto 12 cm, che non è più un elemento tecnico, ma diventa un gesto grafico evidente e sottolineato da una linea di luce grazie alla possibilità di integrare luci a led. Il progetto va oltre e il profilo non si limita a svolgere in modo innovativo il ruolo di raccordo tra top e schienale ma diventa sistema per comporre boiserie a cui appendere mensoline in alluminio accessoriate.
Aperture semplificate
Tra le molte novità di quest’anno, Häfele ha presentato anche la pre-serie di una nuova guarnitura in plastica per il meccanismo di apertura dei pensili che soddisfa elevati standard e un ottimo rapporto prezzo/qualità. Il nuovo Free flap H 1.5 è realizzato in tre varianti ed offre, con altezza pensile di 400 mm, una portata di max 5.5 kg nel caso di utilizzo di una sola guarnitura e di 11 kg nel caso di una coppia di guarniture. L'apertura è molto confortevole grazie al pacchetto di molle integrato che assorbe le forze e il sistema può essere impiegato anche con le applicazioni push-to-open, per ante senza maniglia. Free flap H 1.5 si monta in modo semplice e veloce, senza attrezzi, grazie alle piastre di fissaggio simmetriche e al sistema di aggancio a clip.