Alberto Scavolini, amministratore delegato di Ernestomeda, è il nuovo Consigliere Incaricato del Gruppo Cucine di Assarredo. Il passaggio del testimone è avvenuto ufficialmente il 24 ottobre, ma la prima riunione del consiglio si è tenuta a Bologna il 26 novembre. Al tavolo di lavoro sono state discusse priorità e programmi a medio termine.
Qual è il primo obiettivo come neo Consigliere Incaricato?
Ho accettato con grande entusiasmo questo incarico, e farò tutto il necessario per mettermi al servizio del comparto che rappresento. Con il nuovo Consiglio ho individuato due punti di lavoro prioritari: innanzitutto, vogliamo favorire il più possibile la conoscenza della nostra fiera Eurocucina, come luogo di eccellenza delle nostre cucine, ed espressione dei tanti investimenti in innovazione, design e comunicazione che le nostre aziende fanno ogni anno; in secondo luogo, vogliamo spingere l’acceleratore sullo sviluppo dei mercati esteri, in particolare quelli dove è forte e viva la domanda di cucine di qualità, senza tralasciare il nostro principale mercato che rimane l’Italia.
Come è composta oggi la squadra del Gruppo Cucine?
Sono molto contento perché abbiamo un’ottima squadra, rappresentativa del settore nel suo insieme: Renzo Rastelli (Aran World), Silvio Fortuna (Arclinea Arredamenti), Francesco Stragliotto (Brummel Cucine), Dante Cester (Cesar Arredamenti), Massimo Belligotti (Composit), Stefano De Colle (Elmar), Alberto Scavolini (Ernestomeda), Giovanni Anzani (Poliform-Varenna), Gian Marco Scavolini (Scavolini), Edi Snaidero (Snaidero Rino), Denise Archiutti (Veneta Cucine).
Quali potrebbero essere i programmi condivisi tra il vostro Gruppo e altre associazioni importanti che operano nella filiera comeCeced e Federmobili?
Insieme alla nostra, queste sono le associazioni rappresentative del settore. È interesse di tutti trovare punti di lavoro condivisi. Nella situazione di mercato interno attuale, e con la crescente complessità a livello internazionale, non si può più pensare di agire al di fuori di una logica di sistema. Ne sono convinto. È nostra intenzione aprire dei tavoli di confronto a partire dai primi mesi del 2015.
Il progetto di comunicazione “Cucina, Anima, Design. L’Italia che Vive” si è appena concluso. Potrebbero esserci altre iniziative analoghe?
Siamo molto soddisfatti di questo progetto fortemente voluto da FederlegnoArredo, perché ci ha permesso di rilanciare la qualità della nostra produzione a livello internazionale, in particolare sulle più importanti piazze del mondo (Milano, Londra, New York, Shanghai e Mosca). Sarà importante dare continuità anche nei prossimi mesi a questo lavoro e arrivare preparati all’Eurocucina del 2016.
Quali sono i dati più rilevanti che hanno caratterizzato il settore cucina nel 2014 in chiusura, pensando in particolare al mercato italiano?
Il mercato Italia continua a dare segnali di sofferenza e chiuderà l’anno ancora con il segno meno, come ci segnala il nostro Centro Studi FederlegnoArredo. Il Bonus Mobili ha certamente limitato le perdite che altrimenti sarebbero state peggiori. Continuiamo ad avere buoni segnali dalle esportazioni, anche se la quota di export di tutto il comparto cucine rimane ancora bassa rispetto ad altri settori della nostra Associazione. Ed è per questo, come già accennato, che nei prossimi mesi dedicheremo i nostri sforzi e le nostre risorse a sviluppare ulteriormente i mercati esteri.