Eurocucina 2016. Il trionfo dei metalli

Preziosi o ruvidi, i metalli sono stati protagonisti delle nuove cucine presentate a Milano. Oro, ottone, peltro e rame le finiture più particolari.

Lucidi e satinati, vintage e hi-tech, al naturale e colorati: i metalli o, meglio, le nuove finiture metalliche, in questa edizione di Eurocucina 2016 hanno saputo rendere le cucine più preziose e luminose.
Si tratta quindi sia di metalli sia di speciali laccature che restituiscono perfettamente l'effetto scintillante dei metalli stessi. Nella categoria “effetto metallo” ecco le cucine di Doimo Cucine o Euromobil, che hanno impiegato nuove laccature metallizzate tipo acciaio o  argento, e che in più, rispetto ai metalli, si pregiano di una “mano” soft e calda. Nella categoria “metalli veri” si annovera invece l'alluminio, versatile e capace di prestarsi a diverse tipologie di trattamenti che, di volta in volta, possono rendere le superfici leggermente striate oppure completamente lisce, opache o più lucide. Anche le tonalità e le finiture previste per l'alluminio erano delle più varie, e si andava dalla perfetta imitazione di altri metalli, come l'ottone o il rame, fino alle nuance pastello, tra cui diverse sfumature di verde, molto in voga tra le nuove proposte. Aziende come Pedini, ad esempio, hanno utilizzato proprio l'alluminio colorato, mentre Arclinea si è distinta per l'utilizzo dell'acciaio inox impreziosito da un particolare procedimento brevettato,  il PVD - Physical Vapour Deposition, tecnologia che fissa il colore grazie all’evaporazione di molecole di titanio. Oltre a conferire cromie particolari, il trattamento del PVD dona all’acciaio maggiore durezza e resistenza all’usura garantendo piena sicurezza nel contatto con gli alimenti. In metallo erano anche le ante della cucina Karan, disegnata dall'archistar Karim Rashid, ma texturizzate da una micropunzonatura che creava un incredibile disegno optical. All'opposto di questa estremizzazione formale, ecco invece le ante lisce e compatte in puro ottone lucido della lussuosa cucina JW 16, di Rossana, disegnata da Massimo Castagna che ha optato per un materiale antico rendendolo di nuovo moderno. E ha plasmato l'isola di lavoro trasformandola in un oggetto prezioso come un gioiello.

 

Rastelli

Karan by Rastelli - design Karim Rashid
Karan by Rastelli - design Karim Rashid

Ha vinto il prestigio premio internazionale “Good Design Award 2015” il modello Karan, disegnata da Karim Rashid, il cui concept è stato rinnovato con una serie di finiture speciali. La composizione presentata ad EuroCucina è stata proposta con un'isola con ante in vetro satinato bianco neve e con colonne che alternavano ante grigio opaco alle incredibili ante in metallo micropunzonato con motivo optical e retrolillumnazione, che, ripetute in sequenza davano origine ad un disegno simile ad un'onda.
www.rastellicucine.it

 

 

Rossana

JW 16 by Rossana - design Massimo Castagna
JW 16 by Rossana - design Massimo Castagna

Un monoblocco a geometria variabile interamente rivestito in ottone lucido: è la nuova JW 16, disegnata da Massimo Castagna, oggetto di design che esprime un lusso raffinato e originale. JW16 nasce proprio come un' isola a se stante che si connota per l'integrazione di tre volumi: le basi, il sottile tavolo penisola a sbalzo e il piano con lavaggio-cottura di forte spessore.Unica “intrusione” materica rispetto alla finitura ottone è la pietra delle superfici di  lavoro, a scelta tra qualità pregiate. In alternativa all'ottone, il rame, l'acciaio brunito e le verniciature e le laccature spazzolate.

www.rossana.it

 

Arclinea

Principia by Arclinea - design Antonio Citterio

Oro che brilla per una delle versioni del nuovo progetto firmato da Antonio Citterio: Principia. Tra le varianti proposte allo Stand in Eurocucina spiccava la versione con lavello e rubinetto color oro, piano di lavoro in marmo Calacatta Oro Lucido e schienale acciaio inox PVD Champagne come i bordi delle maniglie integrate nelle ante a doghe verticali in legno Teak NFT +. Esclusiva la finitura in PVD,  speciale lega a livello molecolare di acciaio-titanio, particolarmente preziosa e resistente.
www.arclinea.it

 

Doimo Cucine

SoHo by Doimo Cucine
SoHo by Doimo Cucine

Spicca anche per il contrasto con il legno scabro di rovere Corteccia, la finitura delle basi in laccato effetto metallo ottone del modello SoHo, che rende luminose le superfici donando all'ambiente un tocco glamour ed elegante. Ispirata ad uno stile di vita rilassato, fra arte e natura, abbracciato dalla cultura hipster, SoHo abbina al metallo e al legno invecchiato anche il vetro retinato, mentre per il top è stata scelta la finitura peltro con spessore 2 cm.
www.doimocucine.it


 

Euromobil

Arte by Euromobil - design Marco Piva
Arte by Euromobil - design Marco Piva

Cucina firmato da Marco Piva, e definito “The cooking Hub”, Arte impiega una raffinate texturizzazioni che creano un seducente gioco tattile e visivo. Come laccato Fusion effetto acciaio che definisce le ante di basi e colonne di questa soluzione che  si incentra sull'isola con top scorrevole in legno  e  cappa e rubinetti  a scomparsa, e sui blocchi-portale a parete.
www.gruppoeuromobil.com


Scic

Aida by Scic - design Giuseppe Viganò
Aida by Scic - design Giuseppe Viganò

Si chiama Aida ed è stata progettata da Giuseppe Viganò. Una cucina in cui il metallo prescelto, l’ottone, è volutamente lasciato naturale, con tutte le sue eventuali “imperfezioni”. E di ottone sono i dettagli delle ante a vetrina, le grandi maniglie diagonali delle armadiature e  l’imponente lavello. Il dialogo con il marmo ci riporta ad atmosfere deco.
www.scic.it

 

Snaidero

Aria by Snaidero - design Pininfarina
Aria by Snaidero - design Pininfarina

Aria è la cucina avveniristica firmata da Pininfarina e realizzata in fibra di carbonio con speciale verniciature che utilizza nella miscela il rame. Le ante sono in micalizzato nero trattate con una verniciatura nanotecnologica Polysil. Presentata al salone è ancora un prototipo.
www.snaidero.it

 

*Immagine di apertura: cucina JW 16 di Rossana

 

Servizio fotografico in fiera di Ferdinando Sacco