Snaidero chiude in positivo e investe per crescere ancora

Ottimi risultati per il marchio Snaidero che ha registrato nel 2016 un +17,7%.

Un segno positivo che conferma il buon andamento di tutto il Gruppo, +8%, che con i suoi marchi Snaidero, Arthur Bonnet, Comera, Rational e Regina ha un fatturato complessivo di 126,6 milioni. A trainare la crescita, proprio il marchio Snaidero che ha visto un incremento del 34,3% sui mercati internazionali, a testimonianza della vocazione all’export dello storico brand della cucina, ma anche una ripresa sul mercato italiano con un +6,2%.

Chiediamo a Edi Snaidero, presidente e ad del Gruppo (nella foto), di commentare questi numeri e soprattutto di anticipare quale sia l’andamento 2017 e le priorità individuate per continuare a crescere.

Quali sono state le ragioni di una crescita che è superiore a quella del mercato?
Siamo molto soddisfatti di questo risultato positivo, che si sta confermando anche nei primi mesi del 2017: i grandi investimenti realizzati a livello produttivo e commerciale ci danno ragione sulla forza della strategia intrapresa. Il 2016 è stato, infatti, un anno molto importante per il marchio Snaidero in quanto abbiamo ultimato il progetto di riorganizzazione della nostra proposta all’insegna della trasversalità, tradotta in 3 collezioni prodotto - Icone, Sistema e Everyone - tre mondi che riflettono differenti aspirazioni progettuali e stilistiche. Oggi possiamo certamente dire di essere una delle poche aziende italiane ad avere una proposta prodotto che spazia dall’entry level di qualità al progetto luxury di altissimo livello.

Disegnata da Massimo Iosa Ghini, Frame fa parte della collezione Icone, raffinata espressione di immaginario domestico di ispirazione classica. Qui è proposta con le ante in laccato micalizzato grigio piombo e il piano di lavoro e schienale operativo in granito black cosmic. Gli elementi a giorno hanno la struttura in metallo bronzo e i ripiani in legno rovere carbone

Dal punto di vista industriale questo ha significato notevoli investimenti in tecnologia: impianti più flessibili, integrati, capaci di rispondere in tempo reale alle richieste del Retail come del Contract e quindi di modulare la nostra produzione sulla singola cucina o su centinaia di unità. In particolare nel 2016 abbiamo riqualificato il processo di sezionatura e squadra-bordatura con un nuovo impianto altamente automatizzato, in grado di gestire in maniera efficiente e JIT dal singolo ordine a commesse contract di centinaia di cucine.

Quali sono gli investimenti strategici che state mettendo in campo per il 2017?
Quest’anno stiamo puntando a consolidare il nostro posizionamento commerciale attraverso importanti investimenti sul fronte della relazione con il nostro network distributivo. La premessa è che i nostri distributori oggi sono i nostri veri partner e devono essere totalmente allineati alla strategia di posizionamento del brand Snaidero. Questo per noi si sta traducendo in un rinnovo totale dei nostri strumenti di vendita (cataloghi fotografici e listini in primis), in un piano di formazione che ha dato origine a una vera e propria Academy Snaidero, a un rinnovo totale del nostro showroom interno e ad una strategia di comunicazione multicanale capace di integrare l’esperienza on line del nuovo utente contemporaneo, fortemente digitalizzato ed esigente, con quella offline sul punto vendita. Integrare il mondo online con quello offline secondo la nostra visione significa porre il cliente finale al centro della strategia e supportarlo con tecnologie e servizi nuovi e con una necessaria collaborazione tra le funzioni di retail fisico e online. Nuovi servizi quindi, massima competenza sul punto vendita e autorevolezza del brand: questa la nostra ricetta per soddisfare un cliente che oggi si muove naturalmente tra diversi canali.

Quali sono i mercati dove il brand sta andando meglio?
Da sempre il design italiano è amato e valutato positivamente in termini di distintività e qualità dal consumatore straniero, fortemente attratto dalla creatività e dall’originalità dei prodotti italiani. All’estero come in Italia la forza del marchio Snaidero è certamente la sua storia: da oltre 70 anni siamo presenti sul mercato italiano e da quasi 50 esportiamo le nostre cucine in tutto il mondo puntando a un posizionamento che gioca sul valore di un design raffinato rigorosamente tutto Made in Italy. I nostri mercati storici sono gli Stati Uniti, la Russia, la Francia e UK, ma negli ultimi anni abbiamo investito molto nei mercati emergenti quali l’India, il Medio Oriente, i mercati asiatici e l’Africa, che stanno vivendo un momento di crescita ed emancipazione importante della fascia media con una forte disponibilità per l’abitare e l’interior design italiano. Solo negli ultimi due mesi abbiamo avuto oltre dieci aperture di nuovi showroom tra le quali quelle in Madagascar, Kenya, Sudafrica e Russia.

Da azienda leader, come vedete in generale la situazione del mercato Italia?
L’Italia è un mercato importante e maturo, che negli ultimi 10 anni ha conosciuto un graduale ma costante processo di riposizionamento verso fasce più economiche e commerciali. Ciò ha imposto un profondo cambiamento ai grandi player rispetto alla proposta di prodotto e di servizio. Noi abbiamo scelto la strada della trasversalità di prodotto implementando sistemi articolati ed estesi in termini di profondità e ampiezza di gamma. L’immaginario collettivo pensa a Snaidero come ad un investimento sicuro, un marchio in cui la qualità è il plus più importante. Spesso lo si giudica un sogno... e questo è un valore che, aggiunto alla nostra strategia di posizionamento trasversale, vuole diventare per i nostri distributori il vero compromesso per ogni tipo di esigenza da proporre al consumatore. Il mercato dà indicazioni che dobbiamo saper interpretare ma non potremmo mai rinunciare alla nostra identità nè tradire le promesse legate al nostro marchio. La nostra riconoscibilità va oltre al prodotto ed è legata anche agli aspetti di servizio - le cucine Snaidero hanno una garanzia reale di dieci anni - che sono sempre più importanti, soprattutto per creare valore al marchio e rendere unica anche l’esperienza di acquisto.

Per la distribuzione indipendente c’è ancora spazio per crescere e che ruolo può avere un brand come Snaidero?
Ritengo che la crescita del canale online quale fonte di informazioni, confronto prezzi, ricerca recensioni e acquisto vero e proprio, non metta in discussione la presenza del negozio fisico il quale però è tenuto ad evolvere la propria funzione. Da semplice luogo di vendita ad orientatore di scelte, altamente professionalizzato e preparato. Dal 2000 ad oggi i punti vendita di arredamento in Italia sono passati da 25.000 ai 10.000 stimati dall’ultima ricerca GfK for Kitchen: la razionalizzazione del network distributivo premierà le aziende che sapranno mettere in atto un radicale cambiamento della cultura aziendale. Le parole chiave oggi sono qualità, servizio, competenze e rapidità: in Snaidero investiremo su una partner strategy con i distributori che condivideranno questa vision, mettendo in campo la nostra esperienza, nazionale e internazionale, la forza di un brand con oltre 70 anni di storia e un’organizzazione commerciale giovane e determinata.
Snaidero prevede in futuro una selezione di punti vendita con cui investire assieme su una visione condivisa del futuro. Non sarà una strategia legata alla quantità di punti vendita ma alla qualità dei singoli per rispondere alle aspettative del nuovo consumatore.

Parliamo del nuovo spot Snaidero e della campagna su tv, cinema e web: come sta cambiando la comunicazione di un marchio riconosciuto come quello di Snaidero?
A marzo siamo stati on air per quattro settimane su TV (palinsesti di Sky con Italia’s got Talent e Masterchef Celebrities, Cinema e Web: un investimento importante, multicanale, per raggiungere tutti, e rinnovare la visibilità di Snaidero, marchio storico della cucina italiana. Lo spot nasce da una riflessione: l’acquisto oggi ha perso il lato più “consumista”, più estetico, per ritornare a una dimensione più etica; serve a renderci più felici e a migliorare la qualità della vita. Anche la comunicazione deve evolvere in questo senso e diventare più vera, autentica. Non solo immagine ma molta sostanza: dalla semplice visibilità a una esigenza di credibilità che sta diventando il valore del futuro. Per questo abbiamo scelto di comunicare il nostro payoff “Cucine per la vita” esplorando la dimensione delle emozioni, attraverso il gesto più universale, il bacio, raccontato nelle nostre cucine, palcoscenico dei momenti più importanti. Una scelta che ha fatto parlare perfino il Corriere della Sera, attraverso il noto critico televisivo Aldo Grasso, che lo ha definito “un inno alla vita, dove non servono parole, ma bastano le immagini per raccontare i mille sensi del bacio”.
Ancora una volta, innovare paga sempre, in ogni campo.

CERTIFICAZIONE FSC®, per una scelta di acquisto consapevole

Nel 2016, Snaidero ha ottenuto la certificazione FSC®, che si aggiunge alle certificazioni ISO 9001 e 14001 (Qualità e Ambiente), SA 8000 (Responsabilità Sociale) e rappresenta un ulteriore traguardo sul terreno della responsabilità ambientale e sociale.
«Tutte le ricerche danno consumatori in evoluzione verso una maggiore sostenibilità, che si accompagna a uno stile di vita più virtuoso, green e legato a scelte di acquisto consapevoli. Ciò premesso - sottolinea l’ad Edi Snaidero - in azienda su questo punto più che le ricerche seguiamo la nostra sensibilità e cultura aziendale, da sempre attenta a proteggere il pianeta e le sue risorse.
Per questo nel 2016 abbiamo ottenuto anche la certificazione FSC®: scegliere una cucina Snaidero oggi, significa quindi ricevere risposte e indicazioni in merito all’utilizzo di materiali in grado di rispondere al proprio bisogno di arredamento, ma provenienti soprattutto da fonti controllate che contribuiscono così ad una corretta gestione della risorsa legno».