Rapporto Bilanci 2015: fatturato e margini

L'analisi dei bilanci di sei grandi imprese di cucine italiane: fatturato e margini.

• Performance aggregata •

A fronte di un mercato che nel periodo di riferimento ha mostrato un notevole calo, in termini sia di valore sia di quantità, il gruppo analizzato ha mostrato una sorprendente capacità di tenuta. Il fatturato aggregato (tabella 1) , che nel 2009 era di € 680,2 ml., nel 2013 era salito a € 718,8 ml. (+5,6%), con un picco positivo di € 726,4 ml nel 2010, anno di modesta ripresa dei consumi, e un minimo di € 697,1 ml nel 2012.

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In anni di forte contrazione dei consumi, specie nella fascia di riferimento (dimostrata anche dall’uscita dal mercato e/o dalla marginalizzazione di una serie di protagonisti del segmento), il gruppo di aziende analizzato ha dunque mostrato una forte capacità di mantenere i volumi e di guadagnare quote di mercato. Gli sforzi tesi a mantenere i volumi di vendita non sono, perlomeno a livello aggregato, andati a scapito della redditività.

Nel quinquennio l’incidenza dell’EBITDA si è mantenuta stabilmente sopra al 5%, il valore del 2009, con un picco del 6,5% nel 2013. Si tratta di valori in assoluto contenuti ma, tenuto conto della situazione congiunturale e dell’aumentato peso del fattore prezzo, sicuramente soddisfacenti. La tenuta dei margini, seppure su livelli modesti, è dimostrata anche dall’andamento dell’EBIT aggregato, che passa dall’1,4% del 2009 al 3,5% del 2013, con valori costantemente superiori al 2% nel periodo 2010-12.

Nel periodo anche l’utile netto aggregato rimane costantemente positivo, seppur su valori molto vicini allo zero negli anni 2009-11. Il 2012 e il 2013 vedono un buon miglioramento con un utile netto pari rispettivamente al 2% e all’1,9% del valore della produzione.

• Performance dei singoli •

Notevole è il fatto che nel periodo preso in considerazione quattro aziende su sei presentino risultati economici costantemente positivi (Tabella 2). Si tratta di Scavolini, Lube, Arredo 3, Stosa. Veneta Cucine presenta due esercizi, il 2009 e il 2010, in perdita a livello di utile netto ma con margini operativi sempre positivi. Aran presenta risultati negativi nel 2009 e nel 2010, a livello di utile sia netto sia operativo, mentre nel 2011 il ritorno in utile operativo pur presentando una forte perdita netta dovuta a costi straordinari di notevole entità.

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Tra le aziende del gruppo, Arredo 3 è quella che mostra l’andamento di periodo più dinamico. Il fatturato sale da € 61,8 ml del 2009 a € 81,6 ml del 2013, pari a un 32% di crescita. Molto più rapida la crescita dei margini, con l’EBITDA che sale a € 8,9 ml nel 2013 dagli € 3,4 ml del 2009, 2,6 volte in più, e L’EBIT che cresce da € 1,5 ml a € 6,3 ml, più del quadruplo. Imponente è la crescita dell’utile netto, che passa da € 0,6 ml a € 4,0 ml, circa sei volte e mezzo di più. Si tratta di risultati ottimi anche in un contesto di mercato in boom e che assumono particolare rilievo in una congiuntura di crollo pluriennale dei consumi.

Scavolini, Lube e Veneta Cucine mostrano una buona capacità di reazione in particolare nel biennio 2012-13, anni in cui riescono a migliorare i margini. Costantemente positivi, seppure su livelli percentuali leggermente inferiori a quelli delle tre società appena citate, sono i risultati di Stosa. Aran mostra una buona capacità di consolidare il risultato operativo nel biennio 2012-13.

 

Leggi le sezioni di approfondimento del Rapporto bilanci 2015:

strutturafinanziaria_bottone

propensioneexport_bottone

worker_bottone

costi_bottone

conclusioni_bottone