Rapporto Bilanci 2015: la propensione all’export

L'analisi dei bilanci di sei grandi imprese di cucine italiane: la propensione all'export.

• La performance aggregata •

Nell’ambito di un mercato interno in forte difficoltà e caratterizzato da un calo costante dei volumi è immaginabile che le aziende in esame, avendo dimensioni sufficienti e la possibilità di investire, abbiano cercato nuovi sbocchi per le loro produzioni sui mercati esteri.

L’esame dei dati aggregati conferma questa supposizione (tabella 7). A fronte di un fatturato Italia che fra il 2009 e il 2013 è cresciuto di poco (da € 562,7 ml. a € 573,3; + 1,8%), il fatturato estero delle sei società è cresciuto da € 116 ml a € 139,2 ml, pari al +20%. L’incidenza dell’export sul fatturato totale è passata dal 17,1% al 19,5%. Si tratta di un valore ancora contenuto rispetto ad altri comparti del settore dell’arredamento, ma la tendenza a una crescente internazionalizzazione di queste imprese è chiara e strutturale.

TAB7

• La performance dei singoli •

Tutte le aziende esaminate mostrano un aumento del fatturato all’export in valori assoluti (tabella 8). In cinque casi su sei ciò si traduce anche in un’aumentata incidenza del fatturato estero su quello totale. L’unica eccezione è rappresentata da Arredo 3 che, pur aumentando le esportazioni da € 8,8 ml a € 11,6 ml (+31,8%), mantiene costante l'incidenza sulle vendite totali (14,3%).

TAB8

I risultati più visibili in termini di crescita dell’export sono quelli di Stosa, che mostra una crescita del fatturato estero da € 8,9 ml a € 13,1 ml, pari al +47%. Un risultato importante seppure ottenuto partendo da valori contenuti. L’incidenza dell’export sul fatturato sale dal 13,1% al 17,9%. Interessanti sono anche i risultati di Scavolini. Nel periodo 2009-13 il fatturato realizzato fuori dai confini nazionali sale da € 27,1 ml a € 34,6 ml (+27%). La sua incidenza sul totale sale di quasi cinque punti (dal 13,1% al 17,9%).

Molto più contenuti, seppure positivi, sono i risultati ottenuti da Lube e Veneta Cucine. Aran World, che ha storicamente realizzato una considerevole percentuale del suo fatturato all’estero, migliora sia fatturati all’export assoluti (da € 34,7 ml a € 37,6 ml) sia la loro incidenza sul totale (dal 47,2% al 52,3%).

 

Leggi le sezioni di approfondimento del Rapporto bilanci 2015:

fatturato_bottone

strutturafinanziaria_bottone

 

worker_bottone

costi_bottone

conclusioni_bottone