Rapporto Bilanci 2015: produttività per addetto

L'analisi dei bilanci di sei grandi imprese di cucine italiane: la produttività per addetto.

• La performance aggregata •

I valori medi in euro per addetto offrono alcune indicazioni interessanti su come le aziende nel loro complesso hanno affrontato il quinquennio in termini di gestione delle strutture di costo e di conseguimento di efficienza per contrastare la crisi (tabella 9).

Il numero medio di dipendenti è rimasto più o meno costante: era pari a 371,3 nel 2009 e 373,2 nel 2013. Nello stesso periodo il valore della produzione per dipendente è invece aumentato del 7% circa, da € 326,8K a € 350K. Nel loro complesso dunque le aziende sono riuscite ad ottenere un aumento della produttività della manodopera (più o meno l’1% all’anno) misurato in termini di output monetario per addetto. Se si tiene conto che molte aziende del campione hanno segnalato un mix di vendita più “povero” e dunque con cucine con un prezzo medio più basso, ciò vuol dire che gli aumenti della produzione in volume sono stati superiori a quelli in valore e, dunque, che l’aumento di produttività in termini di output fisico (volumi di produzione in pezzi) è stato anche maggiore.

Gli aumenti di produttività sono più visibili quando si vanno ad esaminare i margini industriali pro-capite. Il valore aggiunto medio per addetto sale da € 50,5K a € 63K (+24%). Maggiore è la crescita percentuale dell’EBITDA medio pro-capite (+39%), che sale da € 17K a € 23,7K. Importante è anche la crescita dell’EBIT pro-capite, che passa da € 4,2K a € 13K, con una crescita percentuale molto elevata anche a causa dei bassi valori di partenza.

• La performance dei singoli •

Le oscillazioni mostrate dalle singole aziende rispetto ai valori medi sopra illustrati sono piuttosto ampie, a causa dei diversi modelli di business e delle diverse capacità di creare valore (tabella 10). Come già si era visto per i dati di redditività, non casualmente anche in questo frangente l’azienda che spicca maggiormente è Arredo 3. La società mostra valori di produttività per addetto alti e continuamente crescenti nell’arco dell’intero quinquennio. Nel 2013 il valore della produzione per addetto era pari a ben € 480K, un dato a cui si avvicina solo Stosa (440K) e che lascia ad enorme distanza tutte le altre aziende. Ugualmente elevatissimi rispetto alla media sono il valore aggiunto per dipendente (€ 95K), l’EBITDA (€ 52K), e l’EBIT (€ 37K).

TAB10

Costantemente piuttosto buoni sono anche i valori mostrati da Scavolini che, dopo un triennio di andamenti deboli, nel 2013 mostra valori allineati a quelli brillanti del 2009 (valore aggiunto € 64K, EBITDA € 19K, EBIT € 12K) e quelli di Veneta Cucine, che invece migliora costantemente nel quinquennio e arriva nel 2013 ad un valore aggiunto di € 70K, un EBITDA di € 25K e un EBIT di € 9K.

Su valori leggermente inferiori (valore aggiunto € 59K, EBITDA € 15K, EBIT € 8K) si attesta Stosa, nonostante un alto fatturato pro-capite.
Lube e Aran World si posizionano su un valore aggiunto pro-capite simile nel 2013 (rispettivamente € 47K e € 45K) e valori di EBITDA ed EBIT che non differiscono molto fra loro, non elevati ma comunque accettabili. Nel caso di Lube questi valori sono il frutto di un costante miglioramento nel corso del quinquennio mentre Aran mostra valori in leggero deterioramento a livello di valore aggiunto ed EBITDA e in drastico miglioramento a livello di EBIT.

 

Leggi le sezioni di approfondimento del Rapporto bilanci 2015:

fatturato_bottone

strutturafinanziaria_bottone

propensioneexport_bottone

 

costi_bottone

conclusioni_bottone