Previsioni sul settore arredamento per il triennio 2016-2018

Uno sguardo alla salute e al futuro del settore dell'arredamento in tutto il mondo grazie ai nuovi rapporti presentati da CSIL per il triennio 2016-2018.

È uno scenario positivo e di crescita complessiva quello fotografato dai nuovi rapporti sul settore dell'arredamento in Italia e nel mondo presentati da CSIL pochi giorni fa a Milano e che saranno maggiormente approfonditi all'interno di un articolo dedicato sul prossimo numero di Ambiente Cucina 229.

Gli scenari macroeconomici elaborati da Prometeia in collaborazione con CSIL e il FMI - Fondo Monetario Internazionale forniscono spunti interessanti sul prossimo futuro dell'industria del mobile, sui consumi e sulla crescita dei diversi Paesi, dall'Europa all'Asia, dalle Americhe alla Russia. Nello specifico, il rapporto World Furniture Outlook 2016 contiene dati analitici sull'industria del mobile con previsioni sulla crescita della domanda di mobili nel 2015-2017 in 70 paesi di cui: 35 paesi europei, 15 paesi dell'Asia e del Pacifico, 12 del Medio Oriente e dell'Africa, 3 del Nord America e 5 del Sud America. Il Rapporto di Previsione sul Settore del Mobile in Italia invece si sofferma sulla descrizione di un quadro dettagliato delle prospettive per il nostro paese, mettendone in luce i rischi e le possibilità offerte dallo scenario futuro. Mobili imbottiti, mobili per la cucina, mobili per la casa e mobili per l'uffficio sono i comparti presi in considerazione con preconsuntivi per il 2015 e previsioni fino al 2018 per produzione, export, consumo interno, importazioni e strategie di investimento.

Fondamentale è la panoramica sul quadro macroeconomico che prevede, per il triennio 2016-2018, una crescita continua ma disomogenea dell'economia mondiale. Il tasso di crescita del PIL mondiale si attesterà entro la fine del 2015 sul 2,8%, facendo segnare un lieve rallentamento dovuto a un andamento meno vivace delle economia emergenti. Cina, America Latina (Brasile in primis) e Russia subiranno maggiormente questo rallentamento pesando sul commercio internazionale di beni, che si attesterà su tassi di crescita dell'1,5% nel 2015 e del 2,3% nel 2016. Al contrario gli USA vedranno crescere il proprio PIL con un tasso che dovrebbe attestarsi intorno al 2,5%, seguiti da un generale consolidamento della ripresa da parte dei paesi europei che grazie alla debolezza dell'euro, riescono ancora a sostenere le esportazioni.

consumo mobili per aree geografiche 2016
Fonte: CSIL

Il consumo mondiale di mobili crescerà in modo modesto nel 2016 (poco meno del 3% worldwide), eccezion fatta per l'area dell'Asia e Pacifico che dovrebbe avere tassi di crescita più sostenuti - senza considerare però l'incertezza delle prospettive per la Cina che ha raddoppiato sì le sue esportazioni fino a 53 miliardi di dollari nel 2015 ma ha molto diminuito il ritmo di crescita.

previsioni dei mercati del mobile nel 2016
Fonte: CSIL

E per quanto riguarda l'Italia? Nello specifico i dati parlano di una continuità di crescita costante del PIL, con una variazione prevista per il 2015 dello 0,8%. I consumi delle famiglie alla fine di quest'anno dovrebbero registrare un +0,7% in termini reali e nel prossimo triennio si prospetta una ripresa dei consumi privati un pò più marcata rispetto al 2015 e sostenuta da un miglioramento del reddito disponibile (+1,6%), da un'inflazione contenuta e, non ultimo, da un contributo positivo della politica fiscale. A tal proposito la Legge di Stabilità e diversi elementi di sostegno ai consumi presenti al suo interno, come la conferma del Bonus Mobili per le ristrutturazioni e l'introduzione del Bonus Giovani Coppie, insieme alla ripresa del settore edilizio prevista per il 2016 (i benefici si avranno nel 2017), daranno nuova linfa alla domanda interna che unita ad un calo della disoccupazione e a una crescita positiva della domanda estera determineranno nel biennio 2017-2018 un nuovo aumento della produzione.

Gli investimenti nel loro complesso stanno già riprendendo a crescere nel 2015, grazie soprattutto a quelli in macchinari, attrezzature e mezzi di trasporto che daranno i proprio frutti nel prossimo futuro. E un forte segnale in questo senso arriva anche da tutte quelle aziende più strutturate e lungimiranti che hanno investito sulla crescita dei propri canali retail sia all'estero sia sul territorio nazionale, che hanno garantito continuità al mobile Made in Italy.