Pedini, workshop su high tech design in cucina

Il produttore di cucine Pedini ha organizzato presso la propria sede un workshop sul tema “High Tech design per la cucina”. Ospite d’onore Vittorio Sgarbi

Pedini, azienda marchigiana attiva da oltre 50 anni, ha aperto le porte della propria sede a Lucrezia di Cartoceto per organizzare un workshop sul tema High-tech design per la cucina. L’ evento tenutosi lo scorso 12 dicembre si è tradotto per gli ospiti in una esperienza interattiva in cui si sono alternati formazione e spettacolo, dibattito e intrattenimento, tecnica ed emozione.

Da sinistra, Simone Gennari, export manager di Pedini, il presidente Daniele Radi e l’architetto e designer Alfredo Zengiaro
Da sinistra, Simone Gennari, export manager di Pedini, il presidente Daniele Radi e l’architetto e designer Alfredo Zengiaro

Dal punto di vista formativo, il workshop è stato realizzato in collaborazione con l’Ordine degli Architetti PPC di Pesaro e Urbino e si è concentrato sul tema dell’innovazione tecnologica nei materiali e nei sistemi di cottura. L’apertura del workshop è stata affidata all’architetto Alfredo Zengiaro (designer di alcune delle più interessanti creazioni di Pedini, tra cui la cucina Arts&Crafts e K 2016) che ha evidenziato le potenzialità progettuali dei nuovi materiali ultra leggeri, all’insegna di un design minimalista che procede per sottrazione di peso e di spessore ma non di resistenza.

L’intervento di Alfredo Zengiaro durante il workshop rivolto ai progettisti e organizzato da Pedini nel proprio show room aziendale
L’intervento di Alfredo Zengiaro durante il workshop rivolto ai progettisti e organizzato da Pedini nel proprio show room aziendale

Ai designer Riccardo Rastelli e Roberto Maier di Modula, azienda leader nella lavorazione di DuPont™ Corian® e partner di Pedini, è stato affidato invece un focus sulle molteplici soluzioni di un materiale ad alto contenuto tecnologico in grado di offrire nuove sintesi di funzionalità ed armonia estetica.
La sessione formativa si è chiusa con il contributo di Giovanni Vultaggio di BSH, gruppo internazionale a cui fanno capo alcuni top brand di elettrodomestici, che ha introdotto il tema dell’nnovazioni tecnologica nel settore con una attenzione partircolare al campo della cottura a induzione.

La serata è proseguita nella Grande Gallery Pedini (come è stato chiamato lo spazio espositivo di più di 1000 metri quadri recentemente rinnovato per i 50 anni dell’azienda) che ha aperto le porte a oltre 150 invitati, fra architetti, interior designer, clienti aziendali, vip e personaggi dello spettacolo come Paolo Notari, noto conduttore televisivo.
Ospite d’eccezione, Vittorio Sgarbi ha esordito con un “dialogo sull’estetica contemporanea, tra arte e design” commentando due opere originali dell’artista marchigiano Bruno d’Arcevia. Il cooking show dello chef Lucio Pompili, già stella Michelin, e poi un after-dinner con musica jazz dal vivo hanno accompagnato l’evento fino a tarda sera.

Il presidente Radi insieme a Vittorio Sgarbi, ospite d’eccezione all’evento organizzato il 12 dicembre
Il presidente Radi insieme a Vittorio Sgarbi, ospite d’eccezione all’evento organizzato il 12 dicembre

«Siamo molto orgogliosi di aver raccolto l’adesione di una platea così numerosa e attenta ai temi trattati» dichiara Daniele Radi Temelini, presidente di Pedini . «Questo dimostra quanto sia essenziale sfruttare il dialogo produttori-progettisti per scambiare idee, portare alla luce nuovi bisogni, individuare soluzioni prima impensabili. È qui che si innesta il nostro attuale orientamento strategico, rivolto alla casa intelligente ed ecosostenibile.
Se la tutela di ambiente e salute è da sempre un valore fondante per Pedini, che per i suoi arredi utilizza solo legni provenienti da foreste controllate, materiali riciclabili e lavorazioni a minimo impatto, oggi l’azienda si è spinta molto più avanti. Sfruttando le nuove opportunità offerte dall’industria 4.0 e seguendo il modello Digital Open Innovation, stiamo sviluppando un avanzato sistema di domotica integrato nelle nostre cucine, che così offriranno un inedito livello di interazione con l’utente. Grazie alla nuova app Pedini e ad appositi sensori applicati alle cucine, sarà possibile dal proprio smartphone controllare i consumi e programmarli, monitorare la qualità dell’aria o ricevere un alert nell’eventualità di fughe di gas e perdite d’acqua, ma anche organizzare la spesa, trovare ispirazione in nuove ricette, svegliarsi con il caffè appena pronto… e tanto altro ancora».

Radi, infine, ha colto l’occasione per illustrare i recenti risultati di mercato registrati dall’azienda: «Con un fatturato proveniente per l’85% dall’estero e per il 15% dal mercato italiano, il 2016 si chiude con un +20% rispetto all’anno precedente, mentre le proiezioni per il 2017 fanno calcolare un +15%, considerando il portafoglio ordini attuale. Siamo presenti in 40 Paesi nel mondo: in primo luogo in America del Nord e America del Sud, che occupano il 60% dell’export, mentre il restante 40% è composto da Europa, Medio Oriente, Asia e Africa.Tra contract e retail, il fatturato complessivo si divide in modo sostanzialmente paritario, dove nel contract le commesse più importanti vengono da New York, Emirati Arabi Uniti (Qatar) e Malaysia. Il prossimo gennaio inaugureremo 4 showroom Pedini Casa in Pakistan (Lahore), India (Bangalore, capitale commerciale del Paese), Taiwan (Taipei) e Iran (Teheran), nelle zone più esclusive delle rispettive metropoli».
Grandi novità anche per l’Italia: «Entro il primo semestre 2017 è in programma l’apertura di un prestigioso monomarca di 200 mq a Milano, zona Brera. Il palcoscenico ideale per le prossime novità prodotto: abbiamo in serbo molte sorprese in tutto il catalogo del curvo, che è stato il fiore all’occhiello dell’azienda ai suoi albori».