Osservatorio Findomestic: più acquisti di mobili per la cucina

Per il 2016 Findomestic conferma un ritorno alla crescita degli acquisti di mobili per la cucina, con un incremento della spesa del 2,1% nei primi otto mesi del 2016.

La 23a edizione dell’Osservatorio Nazionale Findomestic di fine anno ha confermato una coerente tenuta dell’aumento dei consumi del 2016, con un incremento totale del +1,5%, e un +5% relativo ai beni durevoli, che ha beneficiato soprattutto del forte incremento di acquisti di auto e veicoli in genere. Confermando anche la ripresa della spesa di beni durevoli per la casa già segnalata lo scorso anno. Nel 2016 sembra essersi consolidata la ripresa del mercato dei mobili (+1,1% in volumi e +2% in valore) avviata nel 2015, soprattutto grazie alla proroga del bonus fiscale (con l’ampliamento alle giovani coppie) e alla ripresa del mercato immobiliare, che “ha pertanto alimentato un nuovo ciclo dei durevoli che, partito dal mercato dei mezzi di trasporto, ha progressivamente interessato anche l’ambiente domestico (elettrodomestici dapprima e in un secondo momento anche i mobili)”.

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Va evidenziato che se la spesa dei beni durevoli per la casa conferma la ripresa sul fatturato, segnala però un calo dei volumi di vendita, penalizzati soprattutto dalla domanda di telefonia e di prodotti di Information Technology. A livello di comparti, l’Osservatorio cita il data provider GfK Retail and Technology, che conferma per il 2016 il ritorno alla crescita degli acquisti di mobili per la cucina, con un incremento della spesa del 2,1% nei primi otto mesi del 2016, in controtendenza rispetto alla notevole riduzione degli scorsi anni. “In media d’anno, si attende un’evoluzione sostanzialmente in linea con il dato congiunturale; il mercato dei mobili per la cucina, pertanto, è atteso portarsi su un valore prossimo ai 2,4 miliardi di euro, in crescita a un tasso nell’ordine del 2%”. Per quanto riguarda i canali di vendita, Findomestic rileva che, nella prima parte del 2016, sono stati i distributori indipendenti ad avere sperimentato le migliori performance di crescita (+2,9%), a fronte di un incremento più contenuto per le catene di distribuzione (+0,4%), che comunque hanno raggiunto una quota di quasi il 30% del mercato totale.

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