Nuove strategie per GeD cucine

Gianmaria Dolfo, AD di GeD Cucine ha parlato della storica azienda trevigiana e delle sue caratteristiche che la rendono un eccellenza del settore.

Una leadership e una struttura societaria rinnovate, un'organizzazione più snella e giovane soprattutto sul fronte marketing e vendite, una strategia focalizzata sugli aspetti distributivi e sull 'export, senza però dimenticare le origini e la storia produttiva dell'azienda. Sono queste le nuove coordinate di GeD, un'impresa che, nonostante la crisi, ha saputo rilanciare e scommettere sul futuro. Ne parla Gianmaria Dolfo, amministratore delegato dell'azienda.

gianmaria dolfo, ad GeD Cucine
Gianmaria Dolfo, amministratore delegato di GeD.

Come avete reagito alla crisi del settore?
"Come tutti ne siamo stati colpiti, ma abbiamo anche mantenuto la lucidità di guardare avanti definendo una diversa strategia e organizzazione, e razionalizzando i nostri costi con scelte a volte dolorose. L'orgoglio e la determinazione di mio padre, mio e dei collaboratori ci hanno sostenuto nei momenti difficili, ma non abbiamo mai seriamente pensato di abbandonare il campo. Anzi, la volontà è stata quella di rilanciare..."

Come è strutturata oggi la GeD?
"Premetto che la nostra storia comincia nel 1969 con mio padre, Giuseppe Dolfo, e continua oggi con determinazione attraverso una struttura societaria rinnovata. Passaggio che ci ha consentito di essere tra le poche aziende nel settore cucine sopravvissute allo tsunami dell'economia italiana (e non solo). Oggi l 'azienda si presenta al mercato con tre divisioni produttive e tre distinti marchi: GeD Cucine per progetti cucina dal design contemporaneo di tendenza, Ca d'Oro per arredamenti e cucine in legno su misura e di gusto classico, Dogi per mobili da bagno in legno, termo-cotto e non, dal design moderno."

La vostra storia è legata a una grande competenza sul legno, materiale che oggi è tornato di grande attualità. Come viene interpretato oggi dall 'azienda?
"Il legno fa parte da sempre del dna di GeD Cucine. Nella falegnameria che gestiamo in Romania da oltre 20 anni acquistiamo i tronchi dai guardiaboschi e li trasformiamo per realizzare i componenti delle nostre migliori cucine. Il legno per noi non è mai stata una questione di mode, piuttosto una passione che ci spinge ad andare oltre e a innovare sul piano dei contenuti oltre che delle estetiche. L'ultima nostra realizzazione tecnica 3S ne è un esempio. Si tratta di un'anta a tre strati contrapposti, in rovere o larice naturale o tinto. Una soluzione che consente di ottenere il massimo di affidabilità e durata di un'anta in legno, anche senza l'uso del telaio e quindi con un'estetica più contemporanea e pulita."

velvet élite ged cucine materiale rivestimento
Velvet Elite, un bestseller di GeD, è stata realizzata utilizzando l 'anta 3S prodotta internamente a tre strati contrapposti di legno. Una soluzione tecnica che permette massima affidabilità e durata nel tempo.

Cosa vuol dire per GeD classico di tendenza?
"Vuol dire esprimere contenuti di design attuali, ma oltre le mode effimere. Non un esercizio di stile, ma il frutto di una ricerca del corretto rapporto forma-funzione, che non può prescindere dall 'uso di materiali in grado di resistere all'usura del tempo. Anche per questo l'estetica della cucina deve essere per così dire moderna e classica al tempo stesso, "timeless" come dicono gli anglosassoni. Le caratteristiche fondamentali nella cultura del progetto di GeD sono il rispetto, il senso della razionalità, dell'ordine, dell'equilibrio, della misura, e dell'armonia. Tutti concetti validi in ogni epoca."

L 'attenzione al contenuto non rischia in momenti come questi di sbilanciare i costi, e quindi i prezzi, verso livelli poco compatibili con le attuali dinamiche di mercato?
"Il rischio c'è sempre, ma paradossalmente capita anche che i contenuti, mi riferisco in particolare ai materiali come il legno, se accompagnati da un approccio produttivo integrato e non appesantito da logiche di tipo quantitativo (volumi di acquisto, stock, capannoni, macchine, ecc.) non vadano necessariamente a discapito dei costi. Anche per quanto riguarda il prezzo, come per l'estetica, cerchiamo di usare il principio della misura, con proposte di valore fatte per soddisfare chi le possiede e usa."

Più in generale, come vedete il mercato attuale e le prospettive future per le aziende di cucine italiane?
"Penso che occorra spostare la prospettiva dal "prodotto" al "progetto". E, come già detto, dalla "produzione" del manufatto alla sua "distribuzione". Le cucine a basso prezzo sono sempre più appannaggio della Grande Distribuzione Organizzata e fornite da aziende produttrici dalle spalle larghe e con costi e produttività in grado di sostenere i margini nonostante i prezzi bassi imposti dalla logica imperante in Europa. In questo senso, purtroppo per noi italiani, le dimensioni e l'organizzazione delle grandi aziende tedesche, e i costi bassi di quelle altrettanto grandi operanti nei mercati in sviluppo, sono vincenti rispetto alla frammentazione industriale tipica del nostro paese. Viceversa, il progetto cucina "made in Italy" viene apprezzato all'estero, soprattutto in una fascia di mercato più alta ed esigente. In definitiva c'è spazio per le aziende italiane che sappiano coniugare bene l'attenzione ai contenuti di prodotto e alla qualità, che abbiano la capacità di fornire soluzioni ad hoc per i progettisti e che propongano un servizio adeguato. Con un occhio sempre attento agli aspetti distributivi."

Cosa state facendo in questa direzione?
"Tenendo conto dell'evoluzione del mercato in Italia puntiamo ad avere meno punti vendita, favorendo i più qualificati e coloro che lavorino in partnership con l'azienda. Rivenditori capaci di valorizzare i progetti abitativi e la qualità, e non di puntare solo sul prezzo. Guardiamo sempre con attenzione anche alle potenzialità dell'export, che per GeD vale già oggi oltre il 50% del fatturato. La prossima mossa sui mercati internazionali sarà l'apertura di un nostro showroom in Indonesia che affiancherà quelli di New York, Hong Kong, Londra, Mosca ed è ormai vicino l'apertura di Abu Dhabi, per noi molto importante. I nostri showroom sono i nostri ambasciatori, autentiche "fiere" per la promozione di GeD."

Qual è in definitiva la vostra mission aziendale?
"La nostra filosofia di arredo e i nostri progetti di cucina contengono tutto quello che fa ancora straordinaria l'Italia: la storia, le tradizioni, la bellezza e la capacità di progettare e realizzare oltre gli schemi. Non bastano i materiali e il fare, occorre "saper fare", traendo ispirazione dalle abilità degli artigiani veneti del '600 e '700. Fin da subito abbiamo cercato, come azienda, di sposare il saper fare degli specchieri, dei "marangoni", dei tappezzieri, di quelli che lavoravano le pietre nei palazzi e nelle ville di Venezia, Asolo e dell'entroterra trevigiano e vicentino. Abbiamo scelto di interpretare i valori di questo artigianato tradizionale, di usarne le tecniche e le pratiche sapienti, traducendo il tutto in un design contemporaneo. Nel mondo, per nostra fortuna, esiste una nicchia importante di clienti che cerca esattamente questo connubio."