Nota metodologica

rapporto aziende cucina –

Come leggere il rapporto annuale di Ambiente Cucina sulle aziende italiane che producono mobili per cucina. Questa edizione è basata sui bilanci 2009



Questa nota si riferisce al "Rapporto sulle aziende di mobili per cucina italiane" annualmente pubblicato dal periodico Ambiente Cucina. In modo particolare questa edizione si riferisce ai bilanci 2009 di 20 aziende italiane.  


Nell'analisi dei conti economici sono stati usati i parametri reddituali più frequentemente adottati nel campo dell'analisi finanziaria, fra essi:  


EBITDA= utile prima degli ammortamenti e svalutazioni, degli interessi e delle tasse
EBIT= utile prima degli interessi e delle tasse.
ROE = utile netto/mezzi propri
ROA= EBIT/somma di bilancio


Sono state prese in considerazione 20 aziende italiane (le stesse oggetto della medesima inchiesta, realizzata e pubblicata dal periodico Ambiente Cucina a partire dal 2005).


Il calcolo degli indicatori di redditività e di rotazione è effettuato sui valori puntuali di fine anno e non su quelli medi. Le differenze fra i due metodi di calcolo nel caso in questione sono  modeste. Nell'uso degli indicatori di produttività, accanto all'utilizzo dei dati di incidenza sul fatturato del valore aggiunto, del costo del lavoro e dei servizi, sono stati reintrodotti i dati di produttività per dipendente, che forniscono indicazioni aggiuntive interessanti sull'efficienza delle singole aziende e sulle loro strategie produttive.


Per quanto riguarda gli indici di struttura finanziaria, è stato sostituito il parametro attività correnti/passività correnti con quello attività correnti/debiti (esclusi quindi TFR, fondi rischi e mezzi propri). La scelta ha varie ragioni. In primo luogo nella maggior parte dei casi le aziende esaminate hanno poche passività con scadenza eccedente i 12 mesi e quindi i due indici tendono a coincidere.


Il tipo di operatività delle aziende del settore del mobile da cucina, molto basato sul rigiro del capitale circolante e sull'utilizzo di sistemi di subfornitura e di debito bancario (unito ad un grado di capitalizzazione mediamente non elevato), fanno sì che le attività a breve siano la fonte principale su cui fare affidamento per valutare la capacità di rimborso dell'azienda del complesso delle sua passività, sia a breve che a lungo. Un deterioramento evidente e/o rapido del rapporto fra attività correnti e debiti totali è quindi indicativo di una seria compromissione anche della capacità di far fronte alle obbligazioni di medio termine.


In tutti i casi in cui era disponibile è stato utilizzato il bilancio consolidato. Per alcune società (Aran, Berloni, Poliform, Boffi) il fatturato comprende anche prodotti diversi dai mobili  da cucina (bagno, giorno, notte, ufficio).


Le medie per gruppo strategico degli indicatori utilizzati sono quelle aritmetiche. Le medie ponderate, pur metodologicamente più corrette, non sono utilizzate per il potenziale effetto fortemente distorsivo dovuto  alla presenza in ogni gruppo strategico di almeno un'azienda di grandi dimensioni con risultati fortemente divergenti dalla media. Tale divergenza potrebbe essere riassorbita nel caso di gruppi numerosi o di peso ridotto dell'azienda considerata rispetto al totale. Nel nostro caso nell'ambito di ciascun gruppo abbiamo un basso numero di aziende con pesi piuttosto diversi. L'uso della media aritmetica sembra permettere quindi di ottenere risultati in grado di offrire un maggior contenuto analitico ed esplicativo.  


Gli indicatori di produttività per addetto sono stati calcolati in generale sul numero di addetti a fine 2009.


Arrex 1 e Ar-Due, pur non avendo incroci azionari, fanno capo allo stesso soggetto economico. Andrebbero quindi considerate congiuntamente.