La cucina nascosta, o a vista, di una casa “cinematografica”

Può essere mostrata o celata fin dalla zona d'ingresso la cucina della casa romana ristrutturata che si rifà allo stile delle sale cinematografiche degli annni '60. E dentro la cucina, una armadiatura svela e nasconde, a sua volta, libri e oggetti attraverso una vetrina scorrevole. Mentre provviste, piatti e bicchieri sono stivati dentro le basi sottostanti e nella zona più in alto

«Un nostro cliente “storico” si era innamorato di un vecchio ufficio da ristrutturare, che si pregia di un affaccio straordinario, su Villa Borghese», ha esordito l’architetto Filippo Bombace, con studio a Roma, quando ha ci ha parlato di uno dei suoi ultimi progetti. Si tratta di un intervento di ristrutturazione d'interni e d’arredo di un ex studio medico che è stato trasformato in spazio abitativo nel quartiere Pinciano, uno dei più suggestivi della Capitale. «Vorremmo la vista di Villa Borghese dalla camera da letto; per il resto, fai tutto tu - mi hanno chiesto i proprietari. - Poi, contemporaneamente alla definizione dei dettagli di progetto, è emersa la loro passione per il cinema. E così, da questo spunto, ho tratto ispirazione per il concept dell’intera abitazione. Che si rifà proprio all’atmosfera e allo stile delle sale cinematografiche di Roma degli anni ’60».

La zona ingresso svela la cucina attraverso il vetro che, quando serve, diventa trasparente - Foto di Serena Eller Vainicher

Nell'ingresso, il vetro svela all’occorrenza la vista sulla cucina. «Per mettere la cucina quindi ancora più in comunicazione con il resto della casa, si è scelto di aprirla, all’occorrenza, sull’ingresso, grazie al taglio orizzontale sulla parete, chiuso da un vetro capace di passare da opalino a completamente trasparente, azionando semplicemente un solo pulsante»,spiega l'architetto.

La tenda del corridoio drappeggiata come quella di un cinema - Foto di Serena Eller Vainicher

Oltre a una vera minisala cinema ospitata nella zona giorno, i riferimenti principali a questa idea di progetto sono la zona d’ingresso che, con la “ferritoia” vetrata, apre e chiude il sipario sulla retrostante cucina, e la lunga tenda in velluto che per quasi 18 metri costeggia il corridoio e attraversa l’abitazione. L'area d'ingresso è però anche una area di sosta dove ci si può rilassare accomodati sulla poltrona sospesa al soffitto, accanto al tronco di un grande albero. Anche questo, uno spettacolare effetto da “anteprima". «E' un’idea che arriva dalla padrona di casa che, accanto al noce proveniente dalla loro proprietà in campagna, ha voluto installare - molto poeticamente - una poltrona sospesa da dedicare ai momenti di lettura».

La vista verso il parte di corridoio che conduce alla sala cinema e al soggiorno - Foto di Serena Eller Vainicher

Una struttura abitativa di impatto scenografico, come si vede dalle immagini. Ma anche frutto di una intelligente opera di riuso e di ristrutturazione che ha mutato un vecchio studio dentistico in una casa familiare.Tutto, nella casa, ha inizio quindi dalla zona d’ingresso, da cui si dipartono - a destra e a sinistra - due aree distinte: la zona giorno e l’area notte Prima di giungere alle camere da letto, percorrendo a sinistra il lungo disimpegno, è collocata la cucina, (quasi) visibile dall’area accoglienza dominata dall’albero centrale.

LEGNO MASSELLO E DETTAGLI RETRO
Per l’arredo globale, i proprietari avevano chiesto all’architetto Bombace una certa libertà di stile, che il progettista ha affrontato mixando elementi retrò, materiali originali e accenti di stile industrial. Uno stile espresso appieno nella cucina, con un modello dai toni scuri e dalle finiture autentiche.

La cucina arredata con Brera, di Marchi Cucine. Tra le basi e i pensili, la fessura in vetro da cui appare l'ingresso - Foto di Serena Eller Vainicher

Interpreta quindi la cucina di questa casa romana il modello Brera di Marchi Cucine,
con ante in legno massello color grigio antracite, in armonia con il top in Lapitec colore ebano finitura Vesuvio. La zona operativa è disposta al di sotto della lunga finestra rettangolare che si affaccia sull’ingresso; sopra, la linea di pensili a vetrina termina con la cappa a camino.

«La richiesta generale per l'arredo della cucina era quella di riassumere, in cucina, il “sapore” industrial», continua il progettista. «Quindi è calzata a pennello la mia scelta di un robusto pavimento in grès porcellanato ad effetto pietra scalfita, che è stato ripreso poi nei caratteri e nelle superfici in legno di rovere tinto grafite delle ante e dal piano di lavoro lapideo, ispirato alla basaltina bocciardata. Alcuni complementi dal sapore vintage - tavolo sedie e lampade - completano l’arredo dell’ambientazione». 

La zona operativa della cucina

Di fronte alle basi con lavaggio e cottura, ecco la grande armadiatura, sempre appartenente al modello Brera di Marchi Cucine, anch’essa finita in legno color antracite, con ante scorrevoli in metallo e vetro retinato, finite con uno schienale interno in legno di recupero.

Vedo-non vedo per la armadiatura con ante in vetro scorrevoli

La soluzione con vetrine scorrevoli mette in mostra, o vela, barattoli, libri e piccoli elettrodomestici, mentre provviste e servizi di piatti e bicchieri rimangono completamente nascosti nelle basi della aramdiatura ed anche nella zona superiore, completata con elementi di contenimento creati su misura e accessibili grazie una scaletta artigianale in ferro scorrevole su binario.

Al centro dello spazio, il tavolo quadrato di Dialma Brown, realizzato in legno vecchio e con un inserto centrale in marmo Blue Stone. Anche qui, un mix perfetto di modernità e di nostalgia, in stile “dolce vita”.

Progetto "CASA O CINEMA?" 

SCHEDA 

PROGETTO DI RISTRUTTURAZIONE E D’ARREDO: arch. Filippo Bombace
LOCALITÀ: Roma
SUPERFICIE TOTALE APPARTAMENTO: 192 mq
SUPERFICIE CUCINA: 14 mq
TIPOLOGIA CUCINA: chiusa
ARREDO CUCINA: modello Brera, di Marchi Cucine, con ante in legno massello grigio antracite, top in Lapitec color ebano finitura Vesuvio, dispense con ante scorrevoli in metallo e vetro retinato. Sedie, tavolo e lampada a sospensione Dialma Brown
ELETTRODOMESTICI: frigorifero free standig Steel, serie Genesi; forno Neff;
piano cottura da 75 cm e piastra Teppanyaki Neff; lavello sottotop Smeg

 

PIANTA PROGETTO

PIANTA STATO DI FATTO
Nella pianta ante operam, il cucinotto era nell’area di sinistra. Nel progetto questo piccolo spazio è diventato il bagno padronale