Koelnmesse: nel 2015 fatturato e utili da record

Il colosso fieristico tedesco Koelnmesse cresce in termini di espositori, visitatori e metri quadri, raggiungendo un fatturato tale da permettere nuovi importanti investimenti per il futuro.

Il 2015 è stato un anno da record per Koelnmesse: con un fatturato di 321,2 milioni di euro e un utile di 36,7 milioni, il colosso fieristico tedesco ha chiuso l’anno con i risultati migliori di sempre, più alti di ogni previsione.
Alle 76 fiere svoltesi nel 2015 hanno partecipato oltre 42.600 espositori da 123 Paesi che hanno potuto incontrare più di 2,2 milioni di visitatori da 205 nazioni. Molte delle rassegne organizzate nella città renana hanno visto crescere i tre indicatori più importanti per un evento fieristico, ovvero il numero degli espositori, dei visitatori e dei metri quadri, spesso con aumenti percentuali a due cifre. Fra queste LivingKitchen che ha visto una crescita degli espositori del 16,2%; o Anuga FoodTec, dove lo stesso dato è aumentato del 13,3%. Per non parlare dei successi sul versante visitatori: dmexco ha visto il 47,9% delle visite in più e Asia Pacific Sourcing del 47,1. In termini di superficie espositiva, ecco l’esempio di h+h, dove i metri quadri sono aumentati del 14,4%, mentre a dmexco si è verificato un 13,3% di spazi espositivi in più occupati.

Koelnmesse, un 2015 da record
Koelnmesse, un 2015 da record

Ovviamente anche il fatturato medio è in crescita: le rassegne firmate da Koelnmesse hanno messo a segno un aumento medio del fatturato del 9%.
 Secondo i dati diffusi da Auma (il Comitato delle fiere ed esposizioni dell’economia tedesca), Koelnmesse ha visto una crescita globale degli espositori del 6%, contro la media delle fiere tedesche che si è attestata al 2%. Sempre nel 2015 Auma ha certificato la crescita del 6% anche per i visitatori delle fiere Koelnmesse, conto il 3% della media nazionale. Leggermente superiore alla media anche la crescita della superficie assegnata (+1,6%).
Analoga è la soddisfazione per quanto riguarda la fiere “ospitate”, attività gestita da Koelnmesse Ausstellungen Gmbh: esse hanno dato un ottimo contributo ai successi del 2015. Alle 25 manifestazioni ospitate a Colonia hanno partecipato oltre 7.800 espositori e 370mila visitatori, con un fatturato per l’ente fieristico pari a 15,8 milioni di euro, ben il 19% in più rispetto al budget previsionale.

Buoni risultati anche dalle attività organizzate all’estero: il fatturato delle nove filiali cresce e supera i 22,5 milioni di euro, grazie anche all’esordio di quattro nuove manifestazioni: AnuFood Eurasia a Istanbul, Kongressmesse UrbanTec Brasil a Rio de Janeiro, AndinaPack a Bogotà e Kindermodemesse FIT 0/16 a San Paolo del Brasile, Paese, quest’ultimo, che vede una crescita dell’impegno di Koelnmesse in seguito anche alla acquisizione della Interfeiras Eventos Ltda. In Colombia è stata definita una partnership con Corferias, con sui si organizza congiuntamente Alimentec.
Una maggiore attenzione per il Sud America, dunque, dopo che negli anni scorsi è stata consolidata la presenza in India e nell’Asia meridionale.
Nel 2015 Koelnmesse ha avuto modo di ribadire ancora una volta la propria “global competence in food”, forte di 19 saloni dedicati all’alimentazione e alle tecnologie alimentari, così come nel segmento arredamento-living-lifestyle, dove è attiva con 14 eventi. Terza area di business per importanza il settore dei media e dell’intrattenimento digitale, un settore in forte crescita e nel quale l’ente fieristico è già ben radicato con otto saloni specifici.

Il 2015 ha visto un cashflow estremamente positivo, che si è attestato a quota 56 milioni di euro. Un dato che conferma il trend atteso anche per i prossimi, così da garantire il necessario margine operativo per portare avanti i nuovi importanti investimenti relativi al piano Koelnmesse 3.0, grazie al quale Colonia disporrà di una location perfetta per fiere, eventi e congressi entro il 2030, con molti nuovi edifici e un autosilo da 3.260 posti. Un impegno per il futuro che trova applicazione anche nello sviluppo delle attività digitali che coinvolgeranno moltissime delle funzioni di Koelnmesse.
La filiale italiana offre da sempre un valido contributo ai successi di Koelnmesse Gmbh. Da quanto è stata costituita, una quindicina di anni fa, tutti gli indicatori sono in crescita, segno di una vitalità e di competenze che non solo permettono alle aziende italiane di essere presenti nel modo più efficace alle rassegna che si svolgono nel grande quartiere fieristico di Colonia, ma di sperimentare una ricca serie di opportunità di business in tutto il mondo e per molti settori, grazie alle tante rassegne che l’ente fieristico organizza in molti Paesi.
Sappiamo bene cosa significhi per le aziende italiane, a qualsiasi comparto appartengano, avere l’opportunità di presentarsi al mondo nelle nostre fiere - ha commentato Thomas Rosolia, amministratore delegato di Koelnmesse Italia -. Il nostro compito è di accompagnarli, offrendo loro servizi di qualità ma anche nuove idee, nuove iniziative, nuovi stimoli. Non a caso abbiamo recentemente presentato la newco Koeln Parma Exhibitions, che sarà protagonista delle attività legate alla filiera delle tecnologie alimentari, Cibus Tec di Parma in primis, o Hardware Forum, evento dedicato al mondo della ferramenta che vedrà la sua seconda edizione nel prossimo settembre”.