Iran – le potenzialità di un mercato aperto a nuovi business

Basso costo del denaro, di materie prime ed energia, spirito imprenditoriale, buon livello culturale. Le opportunità sfidanti del primo mercato medio-orientale

Durante il 3° Forum Legno Arredo tenutasi a Milano, il seminatio "Iran, entra in un nuovo mercato" ha offerto una visione per alcuni versi sorprendente di questo paese e delle potenzialità che si aprono per gli operatori italiani del settore. L'incontro moderato da Stefano Alberzoni - Ufficio Promozione Internazionale FLA, e animato dai realtori Andrea Plebani - Istituto di Politica Internazionale e Luca Miraglia - Managing Director di Quarkup Group, ha offerto quasi una sorta di vademecum su cosa aspettarsi e come operare in quello che è il maggiore mercato mediorientale.

Oltre gli stereotipi, le potenzialità
«Paese dalle grandi potenzialità, l'Iran purtroppo risente, presso la cultura italiana, di un'immagine stereotipata. Ovvero, di una nazione legata a una cultura islamista ultraradicale e al regime ayatollah, e che quindi costituisce una minaccia per i paesi occidentali», esordisce Andrea Plebani. «Ma non è così. L'Iran possiede una specificità religiosa, storica e culturale; una molteplicità di centri di potere; una proiezione di tipo regionale; un'economia in crescita; un'industria con punte di eccellenza. È un Paese che conta 78-80 milioni di abitanti, con l'85% della popolazione alfabetizzata e il 70% residente nei centri urbani; è inoltre il 3° produttore dell'Opec e il 2° al mondo per le riserve di gas». Soprattutto, uno dei maggiori freni allo sviluppo dell'Iran dell'ultimo periodo è stato l'embargo europeo del petrolio, con il conseguente crollo dell'export, passato da 2,5 mb/d a 1,5 mb/d. «Il 2012 è stato, per dirla in breve, un "annus horribilis" per l'Iran, che ha subìto una contrazione del PIL fino al -5,6%, con una crescita dell'economia sommersa del 20% nel 2012». Oggi l'Iran registra una ripresa con una crescita sia del PIL (+1,5% nel 2014), sia delle esportazioni petrolifere. L'inflazione si è pertanto ridotta drasticamente, passando dalla quota del 39% del 2012 al 22% del 2014, con la previsione di scendere ulteriormentex fino all'11% nel 2018.

Nuovi accordi e possibili scenari
La configurazione politica dell'Iran attuale è certamente caratterizzata da una forte complessità, che oggi però interloquisce nuovamente con l'Occidente grazie ai nuovi accordi internazionali, primo fra tutti il blocco dell'arricchimento dell'uranio fissato al 5% e delle riserve al 20%. «Grazie a queste nuove misure - sottolinea Andrea Plebani - all'Iran non saranno attribuite ulteriori sanzioni e saranno alleggerite quelle riguardanti i proventi scongelati dell'export del petrolio; ci sarà inoltre una ripresa dell'export di metalli preziosi, petrolchimico e automobili. Il termine di scadenza di questo primo accordo semestrale è l'imminente 20 luglio 2014».
Per l'immediato futuro dell'Iran, si possono configurare due possibili scenari, agli antipodi. «Lo scenario "best-case" sarà quello di un accordo nucleare, di una rinnovata partnership con l'Unione Europea, di un riavvicinamento graduale agli Stati Uniti e di una graduale apertura del sistema e dello sviluppo delle potenzialità del paese. Lo scenario peggiore e sicuramente non auspicabile potrebbe invece comportare una rottura sul nucleare, l'isolamento dei moderati sul fronte politico e una radicalizzazione dello scontro settario su scala regionale».

Oltre il "paese emergente"
Occorre dimenticarsi i luoghi comuni sull'Iran, primo fra tutti che si tratti di un paese emergente: questa la premessa dell'intervento di Luca Miraglia, managing director di Quarkup Group. «L'Iran è invece un Paese di opportunità sfidanti. Basso costo del denaro, delle materie prime e dell'energia, grande spirito imprenditoriale e forte propensione all'export sono gli altri elementi che caratterizzano questo paese, i cui principali player sono soprattutto tre: la Cina, che possiede grande competitività sui prodotti; la Turchia, con cui ha un ponte commerciale diretto (per intendersi, dalla Turchia all'Iran si entra senza visto); gli USA, verso cui l'Iran coltiva un grande amore...!».

Per quanto riguarda l'Italia, nel 2012 era già il secondo partner commerciale UE dell'Iran, dopo la Germania.

Chi intende fare business in Iran, «tenga presente anche il limitato potere di acquisto della moneta corrente (l'inflazione, seppur ridotta, è di circa il 20%) e la valuta debole. Ma anche il fatto che ci sono enormi prospettive di sviluppo: l'Iran si aprirà al mondo grazie ad una nuova amministrazione e diventerà probabilmente il 1° paese al mondo produttore di gas e petrolio». Per l'export, una volta superate le varie barriere (per documentarsi, www.sviluppoeconomico.gov.it) quale può essere la strada più facile per operare in Iran? Soprattutto con partner locali attraverso lettera di autorizzazione e lettera di commissione. Si possono anche registrare brand, facendo in modo che sia sempre tutto sotto il completo controllo di chi opera, in questo caso degli imprenditori italiani.

Arredo-casa: il centro è la capitale
Il maggiore mercato del paese è la capitale iraniana: Teheran è una metropoli di oltre 11 milioni di abitanti (che arriva a 15 comprendendo l'ampia area che circonda l'agglomerato urbano) con un alto livello di scolarizzazione e di penetrazione internet, e che realizza il 40% del Pil nazionale. Il settore arredo-casa a Teheran rappresenta un mercato maturo; vi è una produzione locale, ma anche una grande quantità di prodotti cinesi di basso costo. E questo, avverte Miraglia, comporta il rischio che si confonda e si identifichi il concetto di design moderno con la produzione cinese. Di contro, ci sono diverse buone scuole di design, c'è una domanda elevata di fashion-brand e di prodotti unici e distintivi, soprattutto per il living.

La distribuzione d'arredo è concentrata in alcuni distretti, in showroom privati, oppure è trattata da architetti e interior designer.

Per un possibile approccio a questo mercato, si deve passare quindi attraverso il trade e i professionisti della progettazione e dell'arredo. Per chi vuole operare nel contract, si deve sottolineare che qui è in voga il sistema delle mock-up room.