intervista a Emanuele Colombini, Febal

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Gli ambiziosi piani di ristrutturazione dei marchi Febal e Rossana annunciati lo scorso anno dalla nuova proprietà hanno coinvolto tutti gli ambiti della filiera…

Gli ambiziosi piani di ristrutturazione dei marchi Febal e Rossana annunciati lo scorso anno dalla nuova proprietà hanno coinvolto tutti gli ambiti della filiera.
Emanuele Colombini, amministratore delegato, si dichiara più che soddisfatto di essere riuscito a portare a termine tutti i progetti iniziati a fine 2009 e rilancia con nuovi programmi di sviluppo: Per quanto riguarda Febal abbiamo lanciato sei nuovi prodotti e altri sei verranno presentati nel corso del 2011, supportando il brand con una campagna di comunicazione al pubblico che ha utilizzato tutti i mezzi, Tv compresa. Contemporaneamente abbiamo investito sul processo, rendendolo più flessibile ed efficiente secondo i criteri della “Lean Production” di Porsche Consulting e ampliando la lavorazione interna con l'integrazione del reparto di verniciatura. Il primo risultato è stato di aver abbattuto del 30% i reclami e migliorato i tempi di consegna. Aspetti di grande rilievo per il dealer che può recuperare marginalità nella fase post vendita e fidelizzare il consumatore.

Con Febal quali sono oggi le priorità e i progetti per il 2011?
Portare a termine la rivisitazione del catalogo e il posizionamento del brand nella fascia media del mercato, che da sempre gli appartiene. Il piano prevede in soli due anni una gamma rinnovata al 90% e un migliore bilanciamento del rapporto qualità/prezzo. Il secondo obiettivo è quello di lavorare sulla distribuzione, a fianco dei nostri clienti e a loro favore con una partnership che non si esprima solo con un concept architettonico ma prenda spunto da sistemi evoluti di franchising che includono anche una serie di servizi strategici come un supporto software gestionale e di progettazione. Per i nostri rivenditori stiamo anche predisponendo una intensa attività di formazione per fornire loro ulteriori strumenti di misurazione della propria attività, migliorarne la gestione e recuperare redditività. Il pacchetto di formazione prevede, inoltre, una serie di suggerimenti di marketing per massimizzare gli investimenti pubblicitari. I nostri “consigli” sono generati anche da un'attività sul campo grazie al negozio che abbiamo a San Marino dove vengono applicati e sperimentati i metodi che sono alla base dei nostri corsi di formazione.

E per Rossana?
Anche per Rossana stiamo investendo molto in formazione e abbiamo appena concluso una serie di tappe organizzate sul territorio nazionale. L'obiettivo è stato anche quello di fornire loro le informazioni necessarie per proporre al meglio il sistema cucina HD23 disegnato da Massimo Castagna e presentato con grande successo a Milano ad Eurocucina. Anche grazie all'innovazione proposta dal sistema HD23, che permette con maggiore facilità una progettazione “one to one”, i risultati degli investimenti per Rossana sono stati leggibili subito. Abbiamo in corso trattative con nuovi clienti e in programma il lancio di altri 4 prodotti entro il 2011. Il tour formativo è iniziato a Milano, dove sono stati coinvolti una quarantina di rivenditori Rossana provenienti da Lombardia, Piemonte, Liguria ed Emilia ed è proseguito poi a Bari e a Roma. Al workshop hanno partecipato anche Massimo Castagna, art director dell'azienda e designer di HD23, e Massimo Ferri, responsabile sviluppo prodotto e la forza vendite delle tre regioni coinvolte.

Quali sono i punti critici della distribuzione italiana?
Come ho già detto può esserci una attenzione non sufficiente agli aspetti gestionali e anche alle tecniche di vendita e di micro marketing che si sono molto evolute in altri settori e all'estero. Secondo una ricerca che abbiamo condotto a Milano con la tecnica “Mistery Client” solo 3 negozi di mobili su 10 visitati, ad esempio, hanno una reception e una modalità di accoglienza codificata e valida. È giusto ricordare, però, che in Italia esiste una cultura del progetto che è molto più radicata rispetto a quella di altri mercati stranieri e in questo i nostri distributori rappresentano un modello a cui aspirare.

Come state utilizzando il web?
Innanzitutto abbiamo lanciato il 10 ottobre il nuovo sito di Febal progettato in modo da renderlo più fruibile e facile da navigare. Stiamo anche predisponendo una attività di comunicazione sui siti dedicati all'arredamento e contemporaneamente stiamo studiando a livello di Gruppo come interagire con i social network e valorizzare attraverso di essi i nostri brand. Questa è una delle altre sfide che ci vede impegnati per il prossimo futuro.