Il carattere della maniglia

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La maniglia torna a essere protagonista del progetto cucina. Esibita o integrata, è sempre personalizzata e con grande carattere. Come i tanti esempi visti ad Eurocucina, a partire dallo studio di Lorenzo Granocchia per Noblesse, di Aster

Una presa mimetizzata

Architetto, con un’esperienza acquisita nello studio Castiglia e Associati, Lorenzo Granocchia è uno dei giovani designer più interessanti che hanno debuttato in questa edizione di Eurocucina.
Il suo progetto per Aster, la cucina Noblesse, è uno studio evoluto che parte da una sfida: creare un nuovo linguaggio per le maniglie trasformandole in un segno grafico il più leggero possibile, quasi mimetizzato nell’anta, ma capace di mantenere una presa ergonomica. Quattro le soluzioni proposte, di cui tre presentate a Milano.

Per esaltare il legno massello in castagno naturale, è stata scelta una maniglia con uno spessore minimo, che garantisce una ottima presa pur essendo poco distanziata dall’anta (nella foto di apertura). Per la versione in cemento, una finitura resistente che viene spatolato sulla superficie dell’anta grezza in modo artigianale, è stata pensata una maniglia in acciaio direttamente integrata nell’anta e caratterizzata da una mostrina intercambiabile che può essere nella stessa finitura con l’anta o a contrasto. Una terza maniglia è stata proposta per la composizione in legno termo trattato e spazzolato accostato al vetro, anch’essa molto leggera e realizzata con un profilo in acciaio che incornicia lo stesso materiale utilizzato per l’anta. Il risultato dello studio effettuato è un progetto la cui personalità può cambiare molto, ma che mantiene inalterato il suo spirito di purezza formale”.

Una presa esibita

La sfida di Lorenzo Granocchia è uno dei possibili percorsi intrapresi dai designer, molti dei quali hanno invece voluto enfatizzare la funzione dell’apertura con un'estetica “prepotente”.

Molti gli esempi, a partire dalle cucine Fendi che proprio attraverso la maniglia dichiarano la loro griffe, riproponendo come segno esclusivo la doppia F che contraddistingue da sempre il brand. Punta invece sull’effetto macro Solobianco, design Scic CR&S – Centro Ricerca Stile, caratterizzata proprio dalla grande maniglia in MDF laccata proposta in 6 colori, variante cromatica che personalizza la cucina contemporanea in polimerico bianco lucido o opaco. Lavora in verticale la proposta di Monica Armani per Effeti, modello Mak1, che spezza la classicità di una cucina tutta bianca con la maniglia in legno disegnata appositamente.
Lavorazioni paragonabili a quelle dei gioielli per Carola, proposta da Arrex Cucine. Un segno importante che supera il confine della cucina come laboratorio tecnico e la apre allo spazio giorno. Ed è proprio dal mondo dei preziosi che provengono i due designer che hanno progettato la collezione Gem di Pamar, una delle aziende più all’avanguardia nella produzione di maniglie. Stiamo parlando degli artisti Alba Polenghi Lisca e Giorgio Vigna, che guardano con occhi nuovi all’idea di decoro, pur avendo due linguaggi molto diversi.
Riprende infine un segno radicato nella nostra memoria come bene augurale l’estrosa forma
proposta da Citterioline, altro specialista del settore capace di rinnovare ogni anno in modo profondo le proprie collezioni.