Global Kitchen: la cucina domestica nell’era della globalizzazione

Il Gruppo Cosentino ha presentato la ricerca Global Kitchen, focalizzata sulle tendenze della cucina domestica del futuro, un luogo sempre più interconnesso e in evoluzione.

Global Kitchen: la cucina domestica nell’era della globalizzazione”. Questo il titolo del nuovo report presentato nei giorni scorsi dal Gruppo Cosentino, che ha deciso di offrire una panoramica sui trend della cucina del futuro per diffondere una buona cultura del cibo. Realizzato dal Silestone Institute, piattaforma di studio e ricerca internazionale promossa dal Gruppo Cosentino, l’analisi ha coinvolto esperti e consumatori provenienti da settori sociologici, nutrizionali, tecnologici e sostenibili.
Global Kitchen è una piattaforma internazionale per l’analisi e la diffusione di conoscenze sullo spazio riservato alla cucina domestica da cui emerge come, in futuro, questo spazio si configurerà sempre più come un luogo interconnesso in grado di combinare svago, lavoro, benessere e relax, dotandosi di attrezzature tecniche ed elettrodomestici fino a oggi prerogativa delle cucine professionali.
La cucina confermerà il proprio ruolo centrale all’interno dell’ambiente domestico e diventerà uno spazio sempre più multifunzionale. Già oggi, è l’ambiente più grande e spazioso della casa, quello per il quale si investe maggior denaro. Ma come cambierà la cucina domestica nei prossimi 25 anni? Grazie al progetto Global Kitchen, Cosentino ha studiato e svelato i segreti della cucina del futuro, conducendo un sondaggio in otto Paesi (Italia, Australia, Brasile, Portogallo, Spagna, Svezia, Regno Unito e Stati Uniti), e intervistando oltre 800 professionisti del mondo cucina per delineare le future tendenze globali in cucina.

In particolare, emerge che la cucina si riapproprierà finalmente del suo ruolo cruciale all’interno della casa, venuto meno negli ultimi decenni per via delle nuove esigenze della classe media (ad esempio, il desiderio di preservare gli altri ambienti domestici dall’aroma del cibo, la cui diffusione era favorita dall’impianto di riscaldamento), per supportare gli stili di vita di oggi. Inoltre, la cucina si è trasformata in uno spazio dedicato al benessere e allo svago dell’intera famiglia e, in alcuni casi addirittura nel luogo deputato alle attività lavorative, risultando così sempre più integrato con il resto della casa. La sua nuova natura di spazio multifunzionale lascia presagire che, in futuro, la cucina non sarà più una stanza indipendente e, dunque, la sua progettazione non terrà più conto solo di estetica e funzionalità, ma anche di tutte quelle componenti emozionali che la renderanno il luogo deputato al relax e al benessere.
Lo spazio cucina attraverserà anche una fase di notevoli cambiamenti dal punto di vista tecnologico: la connettività e i cosiddetti dispositivi “intelligenti” non solo faciliteranno gli acquisti online, la preparazione dei cibi e il bucato, ma influiranno attivamente sulle nostre modalità di interazione con l’ambiente circostante, permettendoci di cucinare, telefonare o addirittura guardare la TV semplicemente sfiorando il piano di lavoro. Questi fattori contribuiranno pertanto ad avvicinare sempre più la cucina domestica a quella professionale, dotandola di attrezzature fino ad oggi prerogativa dei soli ambienti professionali, trasformandola in un veicolo per la diffusione delle conoscenze legate agli alimenti, alla nutrizione e, più in generale, alla cultura del cibo.


La grande innovazione tecnologica dei prossimi anni avrà a che fare con la connettività degli elettrodomestici. Poter parlare dei prodotti connessi ci dà la possibilità di pensare di più nell’esperienza che nel design stesso. Il design è cambiato molto negli ultimi 15 anni. La gente continua a pensare che i designer progettino la geometria, la forma e il raggio. È vero che ancora lo facciamo, ma cerchiamo anche di parlare del racconto, dell’esperienza. Poter disegnare l’esperienza implica, da un lato, conoscere il contesto d’uso di un prodotto e, dall’altro, richiede la conoscenza del processo d’uso, come si utilizza. Dobbiamo investire sempre di più in quest’area. In questo senso, sappiamo che le famiglie sono più segregate e che le nonne non vivono più con la famiglia. Ciò implica che, per imparare a cucinare, è molto probabile che si ricorra a internet. Gli elettrodomestici possono offrire questa funzionalità. Come designer, la sfida è creare un ambiente completamente nuovo”.
Piero Lissoni, architetto, disegnatore, art director e co-fondatore di Lissoni Associati e Lissoni Architettura


Essendo cresciuto nel Mediterraneo, percepisco la cucina come fulcro della vita quotidiana. La vedo come una specie di Nazioni Unite, in cui la gente parla, litiga, si ritrova e fa la pace. È anche uno spazio molto speciale dal punto di vista architettonico e tecnologico, rilassato ed elegante allo stesso tempo, per cui dobbiamo essere molto esigenti rispetto al tipo di macchinari che vi includiamo. Gli ultimi 25 anni ci hanno portato molti progressi tecnologici e, nei prossimi 25 anni, siamo sicuri che raggiungeremo risultati ancora più sorprendenti. Integreremo nuove tecnologie e cucineremo in forma differente. Osserviamo che tutto è sempre più pulito, ma anche più professionale, con inclusione del frigorifero, del forno a microonde e dei sistemi a induzione. Mi risulta particolarmente stimolante pensare che in futuro potremmo essere in grado di smettere di utilizzare il 95% della nostra energia e imparare a cucinare a temperature estremamente alte o basse. Il vero progresso tecnologico sarebbe un uso dell’energia con modalità ancora sconosciute”.
Alessandro Finetto, architetto e designer, Direttore del Global Consumer Design di Whirlpool EMEA&Asia

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