FederlegnoArredo e Bologna Fiere verso il mercato cinese

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FederlegnoArredo e Bologna Fiere hanno deciso di unire le forze per sviluppare una serie di attività dedicate al mercato cinese dell’arredamento

Superato le
controversie degli anni passati, FederlegnoArredo e Bologna Fiere hanno stretto
un'alleanza strategica che garantisca l'ingresso della filiera made in italy
del legnoarredo sul mercato cinese. Un'operazione che si concretizzerà con la
creazione di una newco con sede a Shanghai che avrà il fondamentale compito di sviluppare
una serie di attività mirate all'ingresso in quel particolare mercato. Prima
fra tutte, il lancio in Cina nel 2016 della Fiera del Mobile Italiano. “L'accordo va nella direzione di accelerare l'ingresso
sul mercato cinese
- ha sottolineato Roberto Snaidero, presidente di
FederlegnoArredo
- per offrire nuove
opportunità di affari per le aziende del sistema. Vogliamo gettare le basi per
lanciare nel 2016 a Shanghai la Fiera del Mobile Italiano e sarà possibile
grazie al pieno coinvolgimento di Bologna Fiere China, già presente sul
territorio cinese
”.

Fattore
cruciale che ha permesso di accelerare le tempistiche previste per un
operazione di queste proporzioni, è stata la rapida evoluzione che hanno subito
le condizioni di mercato negli ultimi anni. “La sofferenza dei consumi interni e la maggior concorrenza a livello
internazionale
- ha continuato Roberto Snaidero -, hanno accentuato l'esigenza di muoversi con rinnovato vigore, con
scelte strategiche e mirate
”. In totale l'export
verso la Cina del macrosistema legnoarredo ha fatto segnare nel 2013 un
incremento di circa il 22,7% rispetto al 2012, raggiungendo quota 208,02
milioni di euro
(circa 40 milioni in più dell'anno precedente.

L'accordo
tra i due enti intende mettere a frutto il lavoro di studio e analisi che
FederlegnoArredo ha sviluppato negli ultimi anni in relazione al mercato cinese
dell'arredamento e ad un'approfondita ricerca sui gusti dei consumatori cinese. “Con FederlegnoArredo abbiamo lavorato per
mesi alla definizione di questo progetto
-ha concluso Duccio Campagnoli,
presidente di Bologna Fiere Spa - vedendo
quindi, entrambi, il valore superiore dato dal mettere assieme i rispettivi know-how,
superando le vecchie controversie e costruendo un rapporto di fiducia che dà
vita a un'iniziativa concretamente innovativa
”.