Ernestomeda con Grundig, dalla parte del consumatore

Annunciato qualche mese fa, l’accordo tra alcuni produttori di cucine, tra cui anche Ernestomeda, e la società titolare del marchio Grundig ha rappresentato sicuramente un segnale e una svolta importante per il settore.

Alberto Scavolini, nella foto, amministratore delegato dell’azienda pesarese, spiega origini, significato e possibili sviluppi di tale decisione che, come chiarisce nel corso dell’intervista, avvantaggia in primo luogo il consumatore.

Quali sono state, innanzitutto, le considerazioni e l’esigenza che hanno indotto Ernestomeda a prendere questa decisione?

In realtà tutto nasce da una richiesta forte dei nostri partner che già da qualche anno ci evidenziavano una grande confusione nel mondo degli elettrodomestici che disorientava il consumatore finale.

Quali sono i vantaggi per la filiera (produttori e distribuzione indipendente) e per il consumatore?

Il vantaggio maggiore è per il consumatore finale che può acquistare un prodotto con un rapporto qualità/prezzo sicuramente molto interessante e servizi dedicati, come l’estensione della garanzia a 5 anni e il collaudo degli elettrodomestici a casa dell’acquirente finale. Non secondario, inoltre, il grande vantaggio di contribuire allo sviluppo dei prodotti Grundig, sulla base delle esigenze specifiche del nostro mercato interno.

Il mondo dell’elettrodomestico come ha reagito a questo annuncio?

La reazione è stata positiva; si tratta, infatti, di una soluzione con evidenti benefici per il consumatore e quindi per tutti gli operatori del settore.

Quali potranno essere i possibili sviluppi? Potrebbero esserci nuovi accordi?

Ernestomeda è aperta ad ogni possibile proposta che abbia l’intento di affrontare in maniera seria il problema del trade, con conseguenti benefici per il consumatore.

Un problema serio che ha unito in un fronte comune un gruppo di produttori. Ci sono altri obiettivi condivisi che potrebbero essere affrontati con analoga coesione?

Gli obiettivi condivisi sono offrire un prodotto di qualità e servizi più efficienti e investire nella ricerca e nell’innovazione (in particolare la tecnologia) per valorizzare sempre di più il Made in Italy. Obiettivi comuni che ciascuna azienda interpreta e cerca di raggiungere con le proprie strategie e i propri mezzi al fine di rimanere competitivi nel mercato nazionale e per rafforzare la capacità di ciascuno nei mercati esteri.

Quali sono, in ogni caso, i temi più “caldi” per il settore, parlando soprattutto di Italia?

Innanzitutto credo che sia necessario valorizzare sia le qualità del prodotto sia quelle dei servizi offerti. Inoltre ritengo sia prioritario anche assicurare al rivenditore un pagamento certo al momento della consegna del prodotto al consumatore e nello stesso tempo assicurare al consumatore di ricevere un prodotto conforme a quanto descritto nel contratto. Sono tre punti già da tempo metabolizzati dagli altri canali, GDO in primis. Questo permetterebbe da un lato all’acquirente finale di essere consapevole di che cosa acquista e a che prezzo, e al rivenditore di migliorare la sua situazione finanziaria, spesso decisiva negli ultimi anni per consentire continuità alla gestione.

Ci sono segnali di ripresa consolidata nell’arredo e, nel caso, quale canale distributivo se ne avvantaggia principalmente?

I dati di GfK del primo trimestre 2017 danno in crescita sia la distribuzione indipendente sia la GDO.

Pensando ai mercati esteri, quali sono invece le problematiche eventuali che possono minacciare il ruolo, e il giro d’affari, del Made in Italy parlando di arredo cucina?

Credo che il Made in Italy nell’arredo cucina abbia una grande opportunità da cogliere dopo gli ultimi segnali “negativi” di alcuni importanti competitor tedeschi. Le nostre problematiche sono sempre le stesse, le nostre aziende sono mediamente poco strutturate per affrontare i mercati esteri e quindi la crescita è fondamentale per sostenere gli investimenti sul prodotto ma soprattutto sulle risorse umane.

A proposito di mercati internazionali, quali sono state le opportunità più interessanti emerse dalla seconda edizione, appena conclusasi, del Salone del Mobile.Milano Shanghai? La Cina è veramente più vicina per l’arredo cucina Made in Italy?

La fiera appena terminata è stata ben organizzata e ha portato moltissimi visitatori fra designer e potenziali partner, ma ancora è presto per capire la vera qualità dei contatti, però sono fiducioso. Ho percepito un grande interesse da parte dei cinesi per i nostri prodotti e per il Made in Italy in genere.
Credo che per il nostro comparto i prossimi anni saranno di grandi soddisfazioni a condizione di approcciare questo mercato in maniera strutturata.

In vista dell’edizione 2018, si prospettano delle novità per Eurocucina/FTK?

Pensiamo che la prossima sarà un’edizione importante per Eurocucina, come lo è stata già quella di due anni fa, in cui i maggiori player italiani del settore saranno presenti come anche i tedeschi. Anche per quanto riguarda FTK si registra la presenza dei maggiori produttori di elettrodomestici, che hanno eletto questa manifestazione come la più importante, al pari dei produttori di cucine.

Disegnata da Giuseppe Bavuso per Ernestomeda, Icon è stata protagonista del recente Salone del Mobile Milano Shanghai nella versione IconColor

UN ACCORDO CHE UNISCE

La notizia dell’accordo tra il marchio Grundig e un gruppo di produttori italiani di cucine, per fornire la propria collezione di elettrodomestici da incasso, rappresenta una svolta per molti aspetti, non ultimo quello di aver messo attorno a un tavolo concretamente operativo quindici aziende per un obiettivo comune. I brand del settore cucine che hanno aderito sono Aran Cucine, Arclinea, Arredo3, Arrex Le Cucine, Arrital, Artec, Ar-Tre, Composit, Doimo Cucine, Elmar, Ernestomeda, Febal Casa, Scavolini, Snaidero, Stosa.

La filosofia condivisa da tutti i protagonisti dell’accordo è stata quella di trovare sempre nuove soluzioni per riuscire a soddisfare appieno le esigenze del consumatore finale attraverso i rivenditori specializzati sul territorio. Consulenza, progettazione, verifiche tecniche, supporto nelle scelte estetiche e dei materiali, ricerca della personalizzazione e completamento della composizione con gli elettrodomestici ideali costituiscono il valore aggiunto per il consumatore finale che ha stimolato le parti a cercare una partnership. Nel caso specifico di Grundig, il progetto propone, oltre alla distribuzione della collezione incasso e di alcuni prodotti a libero posizionamento selezionati, una serie di servizi: tre anni di garanzia aggiuntivi su tutti i prodotti e un Premium Service per chi acquista almeno tre prodotti in catalogo che prevede la visita gratuita di un tecnico per illustrare nel dettaglio i prodotti a livello di funzionalità, manutenzione e pulizia.

Collezione di elettrodomestici da incasso Grundig