Energizzante e stimolante

eurocucina 2012 –

Sempre più internazionale, l’edizione 2012 di Eurocucina ha ridato entusiasmo agli imprenditori. 331.649 i visitatori, di cui 292.370 gli operatori del settore, con un incremento del 3,5% rispetto al 2011. 188.579 gli operatori esteri, che rappresentano il 64,5% delle presenze totali (+5,9%)

Il numero elevato di visitatori, con una presenza di operatori stranieri ancora più importante rispetto alle
precedenti edizioni, ha testimoniato ancora una volta il ruolo strategico di Eurocucina e la forza attrattiva della proposta italiana.

Ma i numeri non bastano
per raccontare il clima di entusiasmo
crescente
che ha caratterizzato questa edizione, pur segnata dall'assenza di nomi eccellenti del settore. Un vuoto che si è potuto percepire
dal layout, ridisegnato con mostre e
spazio ai complementi per la prima volta in Eurocucina
, ma che è stato
ampiamente compensato dalla qualità della proposta presentata dalle aziende
partecipanti.
I grandi gruppi, quelli cresciuti storicamente nel mercato medio,
c'erano tutti e ognuno ha puntato sulla fiera con coraggio e investimenti importanti.
Tanti i progetti innovativi, con
nuove alleanze tra aziende e designer, dai più affermati ai più giovani,
accomunati da una concretezza che
interpreta in modo corretto le esigenze reali
del mercato. Tutti si sono
sforzati di dare identità al progetto senza doverlo per forza rappresentare in
grandi spazi. Soluzioni intelligenti e
fresche che guardano anche al target dei giovani
e del primo impianto.
E a loro sembra anche
diretto il lavoro di ricerca sulle
connettività
che hanno portato avanti i grandi produttori di
elettrodomestici, tutti presenti in FTK,
che hanno proposto come punta avanzata dei loro progetti il nuovo modo di
dialogare tra il proprio smartphone o tablet e la “macchina” della cucina,
sempre più intelligente e performante.

Tornando ai produttori
di arredi, va segnalata la grande
attenzione rivolta al target internazionale
, obiettivo prioritario per le
aziende italiane e snodo cruciale per la
loro ripresa. Non stupiscono dunque le nuova
alleanze con i brand della moda
(Aster con Enrico Coveri, Dada con Armani e
Ferragamo, Scavolini con Diesel, Scic con Fendi) o del motociclismo (Arrex con
Ducati): degli autentici “turbo” per le nostre aziende e per le loro
esportazioni.
Sempre rivolte ai
mercati stranieri, soprattutto russi e arabi, le proposte che attingono agli stilemi rinascimentali e in cui la perizia ebanistica italiana si esercita
al suo massimo livello con una ridondanza
di elementi preziosi
che, lontanissimi dal gusto minimalista, sono invece
richiesti da molti dei nuovi ricchi dei paesi emergenti.
In tutte le proposte,
infine, si legge la grande attenzione ai
materiali
, con tanto legno nella
sua veste più naturale e una nuova star
emergente, il cemento,
utilizzato per la prima volta come finitura estetica
e non come elemento strutturale.

A raccontare i trend emergenti, una serie di approfondimenti e
i pareri di alcuni dei protagonisti di questa edizione 2012
,
da cui tutti si augurano possa ripartire il motore delle imprese italiane del
settore.