Cucine, pietre e chef

da Marmomacc 2016

Da tempo qualificata come il più importante appuntamento internazionale dedicato al settore lapideo, Marmomacc 2016 ha registrato un buon successo anche per la 51° edizione  (svoltasi a Verona dal 28 settembre al 1 ottobre).
E se il connubio delle pietre con il design è ormai consacrato, diventa sempre più interessante la presenza della cucina negli stand dei produttori di materiali, compreso qualche sorprendente cooking show.  Abbiamo selezionato solo alcune delle cucine incontrate nel percorso in fiera, per evidenziare anche le diverse modalità di presenza: dai prototipi di arredo cucina alla esemplificazione di finiture sulle isole, dai progetti di scuole di design alle applicazioni dimostrative di pietre naturali su arredi e pareti, sino alle performance di chef che hanno creato momenti di attrazione dal gusto soft all'interno di una manifestazione dal cuore decisamente hard.

Natura, design e tecnologia
Lapitec/MinottiCucine - prototipo cucina Gandhara
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Per il secondo anno presente a Marmomacc, Lapitec® ha proposto due innovative interpretazioni della pietra sinterizzata a tutta massa. A partire dal connubio dialogante, a livello progettuale ed estetico, con la pietra naturale. Così, sullo sfondo del primo progetto, di carattere artistico (con il Lapitec® protagonista di dieci “quadri” dove colori e texture si alternano sapientemente con la pietra naturale), ha suscitato un grande interesse il prototipo di cucina Gandhara, creata da MinottiCucine, in cui l’incontro materico all'insegna del silenzio visivo si è ampliato all’applicazione di tecnologie innovative nell’area top.
Il piano scorrevole della cucina, in pietra naturale Rainforest Gold spazzolato, rivela così il piano di lavoro “nascosto” realizzato interamente in Lapitec® nel nuovo colore Moca, finitura Lux, che a sua volta è dotato di una zona di refrigerazione autonoma (con temperatura modulabile da 0 a +10 gradi centigradi) assolutamente invisibile, così come in un’altra area del top è attivabile la zona cottura a induzione, senza soluzione di continuità. Il risultato è un’isola di coerente impatto formale, in cui convivono pietra naturale e pietra sinterizzata in armonia cromatica e visuale. E in cui è possibile mantenere fresche vivande o bevande e cucinare contemporaneamente sullo stesso piano. Una dimostrazione di come la ricerca materica possa diventare un generatore di design e di applicazione tecnologica.

Esterno giovane
Agglomerato in quarzo - Laboratorio Product Design, Università di Ferrara
cookUP
Si chiama cookUP! l’attrattiva cucina per esterni, progettata da Francesco D’Andrea e Davide Merchiori, nell’ambito del Laboratorio di Product Design del corso di laurea in Design del Prodotto industriale del Dipartimento Architettura di Ferrara, che utilizza gli agglomerati di quarzo per tutta la cucina e non solo per il piano, come solitamente avviene per questo tipo di materiale. Così spiegano la cucina cookUp! i due progettisti: “Il nostro progetto si basa sull’utilizzo di questo materiale per l’intera struttura, dagli elementi portanti a quelli di lavoro principali e secondari, utilizzano lo sfrido per creare pensili e accessori. Il tutto prediligendo elementi lignei e non invasivi per dare un senso di leggerezza ad una struttura che - in quanto lapidea – è tutto fuorché leggera!”.  Il risultato è una cucina che gioca con i segni e il materiali, e che comunica un effetto di naturalità e di allegria, dovuto al connubio tra pietra, legno e forme quasi archetipali della gastronomia, come i grandi elementi pensili (che diventano mensole o alloggiano contenitori che richiamano le forme delle posate) e la stessa struttura portante a cavalletto.

Sfumature sull’isola
Antolini /Cucina e pareti in Quartzite Michelangelo
Antolini - spazio espositivo 3
Proposta nello stand Antolini (che ospitava una serie di ambienti realizzati per l’occasione in pietra naturale, tra cui una spa e un’area bagno), l’ambiente cucina progettato da Alessandro La Spada, e realizzato dalla stessa Antolini, ha utilizzato la sontuosità del materiale lapideo non solo per l’imponente isola, ma anche per le pareti che ospitano gli elettrodomestici, le colonne con scaffalature racchiuse in vetrine, le mensole e le basi. L’effetto è sontuoso e sorprendente, un mix di luce e di imponenza, dovuta proprio alla particolarità cromatica della Quartzite Michelangelo, pietra naturale caratterizzata da venature apparentemente casuali ma straordinariamente armoniche, con riflessi che richiamano le striature rossastre del tramonto, sapientemente evidenziate  dalla scelta di accostare i vetri dalle tonalità caramello.  L’impatto è quello di un ambiente attuale nella concezione ma senza tempo nella forza artistica della materia.

Il protagonismo del top
Neolith® by The Size - Calacatta Gold e Calacatta La Boheme
Neolith Calacatta Gold
Il trafficato stand di Neolith® a Marmomacc aveva al centro due imponenti isole cucina, destinate a evidenziare le potenzialità estetiche del prodotto. La prima aveva il top realizzato in Neolith® in Calacatta Gold (finitura “design marmo” per gli effetti di grande luminosità, nella foto), mentre la seconda era in Calacatta La Boheme (“design legno” per il richiamo visivo e tattile alle essenze). Sullo sfondo, la parete era in Neolith® Pierre Bleue. Una esemplificazione delle diverse possibilità estetiche e progettuali di Neolith®, materiale fabbricato con la tecnologia di sinterizzazione brevettata da The Size mediante la quale i minerali e le altre materie prime vengono sottoposti a pressione e temperature estreme, processo che conferisce al prodotto eccellenti proprietà fisiche e meccaniche.

L’inclinazione dell’outdoor
Porfido Pedretti /Minotti Cucine - Incline in pietra naturale di hokkaido
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Come una scultura da ambientare all’aperto: Incline è una cucina da esterno in cui il design sorprendentemente inclinato (firmato da Alberto Minotti ) evidenzia l’autorevolezza monomaterica. La perfetta angolatura permette la fruizione di ogni lato della composizione, che non presenta elementi di discontinuità. Elemento “naturale” pensato per l’outdoor (isola dotata di struttura in acciaio inossidabile austenitico, barbecue a gas per uso esterno con coperchio scorrevole in pietra, vasca in pietra con piletta nascosta perché l’acqua fuoriesce da un foro nella pietra ) Incline era esposta nello stand di Porfido Pedretti, azienda veneta che fornisce la pietra naturale bianco di hokkaido con finitura moontouch con cui è rivestita la cucina. Alle estremità Incline è dotata di due cestoni in acciaio inossidabile austenitico  che si aprono mediante guide a sfere in acciaio inossidabile.

Extra large per cooking test
Laminam/ lastre ceramiche grande formato
Laminam @Marmomacc 2016_chef
Per il quarto anno consecutivo presente a Marmomacc, l’azienda italiana (che ha appena inaugurato un nuovo stabilimento a Borgotaro (Parma), ha impostato uno stand  di 160 mq di grande impatto ma dall’ambientazione minimale dove è stata protagonista la lastra 1620x3240mm spessore 12 mm pensata per i piani orizzontali, perfetta per tavoli e top di bagno e cucina, sia indoor che outdoor, che quest’anno si arricchisce di 14 nuove superfici a catalogo. Per dimostrare le qualità del materiale è stato allestito  un lungo bancone di accoglienza che da un lato era un vero e proprio top da cucina dove quotidianamente uno chef ha messo alla prova la resistenza del materiale, proponendo ogni giorno un viaggio in diverse culture gastronomiche.  Sullo sfondo, il led wall trasmetteva in anteprima assoluta il film dossier “Punte di Diamante” (regia Raffaello Fusaro, videomaker Gianluca Bomben, direzione artistica Alessandra Stefani), che svela “il dietro le quinte” del processo creativo, intervistando tre marmisti e trasformatori che lavorano le lastre ceramiche a Milano, Long Island (NY) e Londra.

Metti un masterchef sul marmo
Pietre Santafiora/Scavolini/Carlo Cracco

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Il fascino gustoso dello showcooking è arrivato anche a Marmomacc: sorprendente la presenza di Carlo Cracco nello stand Santafiora, dove è stato protagonista di un esibizione culinaria su una cucina Motus (design Vittore Niolu) di Scavolini che esibiva un piano in pietra naturale Santafiora, realizzato per l'occasione, dal colore caldo e naturale, caratterizzata dal fondo nocciola e dai toni di giallo oro.

Lo chef ha proposto un menu a base di risotto allo zafferano con gruè di cacao e clorofilla “ispirato alla materia, alla sua consistenza solida, cercando di avvicinarmi alla natura che caratterizza questi prodotti con ingredienti dal gusto forte ed elegante”. In piena sintonia materica anche il piatto, una mattonella in marmo Santafiora -  in armonia con il top lapideo - incavata al centro.
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