Catas, nominato il nuovo CDA

L’assemblea dei soci di Catas ha nominato l'11 maggio il nuovo vertice del laboratorio di prove, certificazione e ricerca per il settore legno-arredo. Confermato il Presidente

Si è tenuto l'11 maggio presso la Camera di commercio di Udine il consiglio di amministrazione di Catas, il prestigioso laboratorio di prove, certificazione e ricerca per il settore del mobile e dell’arredo, leader in Europa. Confermate le cariche più importanti a partire da quella del presidente Bernardino Ceccarelli, (Ceccarelli Group, Udine) al suo secondo mandato come pure lo sono i  consiglieri Franco Buttazzoni (Blifase, Corno di Rosazzo), Matteo Tonon, (Tonon & C, Manzano) e Federica Di Fonzo (Frag, Pradamano).  Sempre in qualità di consigliere, completa il CDA con il suo primo mandato, Maria Chiarvesio, professore associato alla Università di Udine, Dipartimento di Scienze economiche e statistiche. La novità è, dunque, che il consiglio che avrà il compito di governare l’istituto per il prossimo triennio passa da nove a cinque componenti, per una gestione ancora più snella.

L’assemblea ha anche provveduto all'approvazione del bilancio 2016 e ha potuto constatare la vivace attività dei primi quattro mesi del 2017, risultati superiori a quelli registrati nello stesso quadrimestre dello scorso anno.

“I numeri dimostrano che stiamo brillantemente superando la difficile prova dell’incendio che ha danneggiato una parte importante dei nostri laboratori in Friuli”, ha commentato Bernardino Ceccarelli al termine dell’assemblea: “La grande famiglia del Catas ha risposto prontamente e con energia e – grazie anche al laboratorio di Lissone, in Brianza, e agli spazi che abbiamo prontamente preso in affitto e attrezzato – la situazione è perfettamente sotto controllo, con ottime prospettive di ulteriore crescita che ci fanno guardare con grande fiducia al futuro! Stiamo aspettando solo – fra l’altro – che il Comune di San Giovanni al Natisone dia il via libera alla concessione edilizia che ci permetterebbe di poter aprire il cantiere del nuovo “Laboratorio mobili” già nelle prossime settimane”.

Da sinistra, Angelo Speranza, Bernardini Ceccarelli e Giovanni Da Pozzo
Da sinistra, Angelo Speranza, Bernardini Ceccarelli e Giovanni Da Pozzo

Nel corso dell'assemblea  Angelo Speranza, fondatore e anima di Catas negli ultimi 48 anni, ha annunciato la fine del suo incarico come amministratore delegato. A lui, comunque, il consiglio ha chiesto di proseguire la sua preziosa collaborazione coordinando i lavori di ristrutturazione e di ampliamento della sede di San Giovanni al Natisone, dopo l’incendio avvenuto a fine dicembre.

“Non è facile riassumere il lungo, intenso, complesso rapporto con il mondo del legno-mobile in questi cinquant’anni”, ha aggiunto Angelo Speranza. “Abbiamo fatto del nostro meglio perché le aziende esprimessero i valori di qualità che sono da sempre parte del loro dna anche attraverso prove, ricerche, certificazioni, documenti senza i quali è impossibile proporsi ai mercati più importanti in tutto il mondo.  Catas oggi è una squadra ancora più forte, capace di crescere, di evolversi e di affrontare ogni difficoltà ottenendo grandi soddisfazioni. Termino il mio incarico di amministratore delegato – ha concluso Speranza – certamente con un pizzico di malinconia, ma con il grande orgoglio di avere contribuito a creare dal nulla un laboratorio di prove nel settore del legno-arredo, oggi noto in tutto il mondo e da molti invidiato”.

Ad Angelo Speranza è stato tributato un sentito ringraziamento da parte di tutti e nell'occasione gli è stata consegnata una targa di riconoscimento per l'operato svolto da parte del presidente della Camera di Commercio Giovanni Da Po.

Sento di dover ringraziare quanti hanno prestato le loro energie nel precedente consiglio – ha commentato Bernardino Ceccarelli al termine dell’assemblea – ma soprattutto l’ingegner Angelo Speranza per tutto quello che ha fatto in questi cinquant’anni per Catas e per quanto farà ancora nei prossimi due anni. Ho avuto il piacere di avere al mio fianco non solo un uomo di scienza e cultura, con una competenza assoluta, ma una persona preziosa, di grande umanità, capace di dare sempre una spinta propulsiva a tutto il Catas”.